Etichette, qualità e sicurezza alimentare
- Sabrina Pupillo
- 15 ott 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Il Regolamento (CE) 1169/11 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori ha introdotto importanti novità per quanto riguarda l’etichettatura degli alimenti e la comunicazione al consumatore di sostanze che provocano allergie o intolleranze anche nei prodotti sfusi. I principali motivi che hanno portato all’emanazione di tale regolamento sono stati la necessità di uniformare la normativa in tutti gli Stati Membri, andare incontro alle esigenze dei produttori e tutelare i consumatori consentendogli di avere il maggior numero di informazioni possibile al momento dell’acquisto di un prodotto alimentare. Oltre al tipo di informazioni obbligatorie in etichetta, il regolamento stabilisce anche il modo in cui tali informazioni devono essere presentate e, quindi, la dimensione minima dei caratteri, la disposizione delle informazioni ecc. Le principali novità introdotte dal Regolamento sono le seguenti: Tabella nutrizionale. L’etichettatura nutrizionale diviene OBBLIGATORIA per tutti i prodotti e la tabella nutrizionale deve essere riportata in un unico campo visivo, sono inoltre specificate le modalità e l’ordine con cui i vari nutrienti devono essere riportati in tabella; Allergeni in evidenza. Le sostanze che provocano allergie o intolleranze devono essere OBBLIGATORIAMENTE riportate e messe in evidenza in etichetta. Inoltre, mentre in passato l’obbligo di inserire gli allergeni nella lista degli ingredienti riguardava solo i prodotti confezionati, con il nuovo Regolamento l’obbligo si estende anche ai prodotti non confezionati e dunque tutte le attività del settore della ristorazione e gastronomia devono avere un registro degli allergeni a disposizione del consumatore nel quale vengono riportati gli allergeni presenti negli alimenti da loro somministrati. Leggibilità. Mentre in passato la dimensione del carattere, il colore e il contrasto tra testo e sfondo era a discrezione del produttore, con il nuovo Regolamento tutti questi parametri vengono normati e devono quindi rispettare determinate caratteristiche. Origine e provenienza. Con la vecchia normativa era obbligatorio riportare in etichetta l’origine e la provenienza di un alimento solo nel caso in cui la sua omissione avrebbe potuto trarre in inganno il consumatore ed era obbligatoria per la carne bovina. Il Regolamento 1169/11 estende l’obbligatorietà anche alle carni ovine, caprine, suine e avicole, e al latte destinato al consumo diretto o usato quale ingrediente nei prodotti lattiero-caseari. Denominazione dell’alimento. Il Regolamento introduce l’obbligo di inserire in etichetta la denominazione dell’alimento, ossia la sua denominazione legale o, in mancanza di questa, la sua denominazione usuale. La denominazione deve essere accompagnata da un’indicazione dello stato fisico in cui si trova il prodotto o dello specifico trattamento che il prodotto ha subìto. Responsabilità degli operatori. Per alimenti prodotti all’interno dell’UE, la responsabilità ricade sull’operatore con il cui nome, marchio o ragione sociale è commercializzato il prodotto. Per alimenti prodotti al di fuori dell’UE, la responsabilità ricade sull’importatore.
Nonostante tale Regolamento sia entrato in vigore il 13/12/2014, quasi 2 anni fa, ad oggi ancora molte attività, e soprattutto le più piccole, non si sono adeguate alla normativa; importante sottolineare che mentre tutte le indicazioni da riportare in etichetta sono già obbligatorie da circa 2 anni, l’obbligo di inserimento della dichiarazione nutrizionale scatta a dicembre del corrente anno e, pertanto, le aziende che ancora non hanno provveduto a tale inserimento sono ancora in tempo per mettersi a norma. Con la Circolare del 06/03/2015 del Ministero dello Sviluppo Economico, sono state stabilite le sanzioni previste per la violazione di quanto stabilito dal Regolamento 1169/11 e vanno dai 600 ai 18.000€ a seconda del tipo e della gravità della violazione. Oltre a quanto stabilito dal Regolamento 1169, è importante sapere che per ogni tipologia di prodotto esistono norme specifiche per quanto riguarda le indicazioni da riportare in etichetta e non solo. Sappiamo che non è facile per le aziende star dietro a tutte le norme, avendo già un grande carico di lavoro giornaliero, e pertanto offriamo la nostra consulenza per gli adeguamenti normativi del settore alimentare.
CNA ALIMENTARE PROVINCIALE FOGGIA Dott.ssa Sabrina Pupillo