È stato il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli ad aprire la seconda giornata del Congresso Nazionale Dell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) in corso a Foggia fino a domani presso il quartiere fieristico. Il sottosegretario -a cui il presidente nazionale di AIGA Michele Vaira ha consegnato la targa di Socio d’Onore dell’associazione- soffermandosi sulla richiesta unanime della sezione distaccata della Corte d’appello a Foggia (che costituirebbe il requisito imprescindibile per l’ottenimento della sezione distaccata della Direzione Distrettuale Antimafia), ha smorzato le aspettative dei foggiani sostenendo che: “Al momento non esistono le condizioni per parlarne. La criminalità - ha detto - si fronteggia con le forze dell’ordine più che con i palazzi di Giustizia. Questo Governo e questo Parlamento hanno deciso di dare priorità ad altre riforme, ma la strada della revisione della geografia giudiziaria prevista dalla commissione Vietti va in una direzione di razionalizzazione e non di espansione e moltiplicazione degli uffici”.
Che Foggia sia una terra di frontiera con molte problematiche anche legate al sistema giudiziario lo sa bene il Sottosegretario che ha aggiunto: “1400 giovani entreranno nell'amministrazione della giustizia, nella parte che soffre di più che è quella del personale amministrativo e sono certa che alcuni di questi giovani arriveranno a Foggia e saranno il motore del cambiamento necessario".
Proprio i giovani e il ricambio generazionale sono stati al centro di un interessante e vivace dibattito, moderato dal giornalista di LA7 Tommaso Labate, al quale ha partecipato un parterre di spessore composto da Andrea Mazziotti di Celsio, Presidente Commissione affari costituzionali della Camera, i parlamentari David Ermini, Francesco Paolo Sisto (Pd, Forza Italia), Annagrazia Calabria (Responsabile Giovani Forza Italia), Alessandra Moretti (PD), Pierluigi Diaco (giornalista e conduttore tv), il presidente nazionale Michele Vaira e il Past President Mario Papa. Si è partiti dalla domanda. “La grande istanza dei giovani che prendono il potere ha realmente portato bene al Paese?”. Il punto interrogativo naturalmente è rimasto, ma sono emersi due punti di vista contrastanti tra chi considera il ricambio generazionale un falso problema sfruttato dalla politica e chi lo ritiene un elemento sostanziale del cambiamento che però non deve cedere alla retorica del giovanilismo.
“Siamo davvero orgogliosi -ha concluso il Presidente nazionale di AIGA Michele Vaira- di aver portato a Foggia il gotha dell’avvocatura, della magistratura e del Governo. Anche il Ministro Orlando ha fatto sentire la sua presenza con un messaggio molto apprezzato. Non potevamo perdere questa occasione per parlare del futuro della professione e dei nostri veri problemi: mancanza cronica di locali in cui fare giustizia, di magistrati e di personale amministrativo e anche di una sezione distaccata della Corte d’appello. Tutte le forze politiche locali devono porla quale questione di fiducia con i cittadini che rappresentano e con i partiti cui appartengono. Non ci sono più alibi. Siamo in una situazione di emergenza assoluta. Questo territorio deve avere la sua sezione distaccata di Corte d’appello”.
Il XXIV Congresso nazionale AIGA si chiuderà domani con la proclamazione dei soci d’onore, il discorso finale del presidente uscente e le operazioni di voto che decreteranno il nuovo presidente AIGA per il prossimo biennio.