Il senso dei «perché», dei «si dice» e l’importanza delle parole dovrebbero diventare argomento di discussione giornaliera nelle comunità educative e nelle proprie dimore. Facile a dirsi, direte voi. Difficile sostituirsi al web che rapisce lo sguardo e la testa di milioni di individui in cerca di una verità, di un’identità o forse di una semplice curiosità. Non molliamo lo smartphone nemmeno quando siamo in auto, cosa a dir poco pericolosa, pratica sbagliata da evitare assolutamente: ricordiamolo più volte al giorno ai nostri figli. Devo complimentarmi con i dirigenti dell’Atletico Peschici Calcio. Una grande forza di volontà, spinta dalla passione e da un intero paese, hanno dato già i primi risultati. Mi verrebbe di suggerire un patto tra comuni garganici, iniziando magari dal calcio, per esprimere a livello dilettantistico una categoria superiore. Encomiabile anche lo sforzo dei giovani vichesi e dei coraggiosi dirigenti rimasti, per dare dignità sportiva ad un popolo storicamente sempre in prima fila. A proposito, quando avremo anche noi un campo sportivo degno di questo nome? Lo sport, lo sappiamo, vuol dire anche «infrastruttura». Avevo accennato un «Made in Vico» come proposta progettuale per rilanciare i mestieri scomparsi o che nessuno vuole più esercitare. Sarebbe auspicabile formare molti più giovani al nobile lavoro dell’artigiano. Non tutte le macchine, le scoperte informatiche e le nuove tecnologie possono sostituire completamente la manualità e la risorsa umana. Siamo già un paese che offre molti servizi e molte professionalità eccellenti, riprendiamoci lo spazio di una volta, spronando le nuove leve alla cultura del lavoro creativo e non solo...
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