Benvenuto Padre Franco

Con la solenne celebrazione Eucaristica per la festa del Patrono San Valentino, presieduta da S.E. Padre Franco Moscone, recentemente insediatosi sulla cattedra Arcivescovile della Diocesi di Manfredonia-Vieste – san Giovanni Rotondo, Vico del Gargano ha concluso le celebrazioni per la ricorrenza dei 400 anni del patrocinio del Santo. L'Arcivescovo è stato festosamente accolto in Piazza San Domenico dal Clero, dai Religiosi, dalle Autorità Civili e Militari, dalle rappresentanze delle Confraternite e dai fedeli accorsi a salutare il nuovo Pastore. Salutato dalla banda Nardini di Vico con note allegre, dopo la breve sosta nella chiesa di San Domenico dove ci si è raccolti in preghiera davanti al Santissimo Sacramento, deposta una corona di alloro alla memoria dei caduti delle guerre, il corteo si è diretto verso la Chiesa Madre per la Celebrazione Eucaristica in onore di San Valentino. Al solenne introito in presbiterio dei celebranti e dell'Arcivescovo Padre Franco, alla presenza di una folla di fedeli accorsa a festeggiare e dei sindaci garganici convenuti, il Sindaco Michele Sementino ha rivolto a Padre Franco il saluto di benvenuto a nome di tutte le espressioni della popolazione cittadina, esaltandone la generosità, la bontà e lo spirito di accoglienza. Ha ringraziato i sacerdoti, i padri Cappuccini, le Confraternite e tutte le organizzazioni che si prodigano per il bene della Città. In qualità di primo cittadino e, quindi, a nome di tutto il popolo ha espresso la devozione e la gratitudine a San Valentino che da 400 anni protegge i cittadini e le colture che nel corso dei secoli hanno assicurato benessere economico al nostro territorio. Nell'omelia l'Arcivescovo ha sottolineato tre parole prendendo spunto da quanto già espresso dal Sindaco Sementino: festa, protezione, coltura/cultura. La festa è un momento importante della vita di una comunità dove le persone si ritrovano uniti da un legame ideale e di fede come nel nostro presente. La protezione del Divino invocata per intercessione del Santo, che con la sua testimonianza ci da esempio e ci sprona ad essere testimoni di santità ogni giorno come c'insegna Papa Francesco; essere testimoni del Vangelo nelle nostre famiglie, nel nostro luogo di lavoro, negli ambienti di vita come negli ambienti di gestione del bene pubblico. Coltura è qualcosa alla quale noi prestiamo le nostre attenzioni, che per il modo di evolversi e nel suo consolidarsi diventa cultura; a noi viene richiesta la perseveranza nell'impegno a mantenere e rendere sempre più ricco il patrimonio intriso di fede, di attenzione all'ambiente, di tradizioni e di solidarietà che ci viene trasmesso per renderlo ricco e consegnarlo alle generazioni future. Alla vigila della festa di san Valentino, nella sala consiliare, si sono conclusi gli eventi culturali delle feste giubilari per i 400 Anni con una tavola rotonda alla quale hanno preso parte il Prof. Vito Carrassi e don Gabriele Giordano e il direttore di Fuoriporta, Michele Lauriola che, intrattenendo gli ospiti e i presenti, ha reso di vivo interesse la presentazione del volume “Santi e Nobili: San Valentino e i marchesi Spinelli un legame divino per Vico del Gargano”, appunto l'ultimo lavoro storico del sottoscritto che mira a raccontare l'affetto e l'attenzione dei nobili del passato verso il territorio di adozione.

