La nostra identità...
L’identità di una comunità è anche la sintesi di tutti i luoghi, le tradizioni, le usanze condite da riti arcaici e dal «pathos» che le stesse riescono a trasmettere nei secoli. Se un'opera d'arte è in grado di suscitare notevole emozione affettiva e grande commozione estetica, i riti della Settimana Santa di Vico del Gargano, vanno ben oltre. Non si tratta di un evento, ma è «semplicemente» l’evento! Tantissimi fedeli partecipano con enfasi alle numerose iniziative e alla sempre «angosciante» Via Crucis, rendendosi preziosi testimoni del tempo e dei luoghi, in un susseguirsi di generazioni, vanto di una fervida, fedele e devota «passione». Non a caso nel 1714 a Vico del Gargano, esattamente il 10 marzo, fu solennemente affidata alla confraternita della Morte e Orazione (Chiesa del Purgatorio) una piccola scheggia prelevata dal legno della vera Croce, cioè quella sulla quale fu crocifisso materialmente Gesù Cristo. La sacra scheggia è stata collocata in un’ampolla di vetro posta all’incrocio dei due bracci di una stauroteca d’argento, esposta al pubblico solo in occasione del Venerdì Santo, della festività della Croce e nel giorno della festa di San Michele Arcangelo. Oltre la storia, abbiamo un centro storico degno del miglior presepe, tanti «luoghi dello spirito» da rivalutare e far conoscere, i posti migliori per girare riprese televisive o cinematografiche, allora perché non candidiamo Vico a luogo ideale per realizzare film religiosi... e non solo? Vantiamo un cimitero monumentale, conventi e chiese antichissime, cinque confraternite, numerose feste e due santi patroni, oltre ad una enorme ricchezza chiamata «paese dell’accoglienza»: credete non basti tutto ciò? Le mie puntuali provocazioni, fanno il paio con le serie e fattibili proposte del nostro Francesco A. P. Saggese, che nelle colonne a fianco illustra con bravura, idee e progetti di grande interesse. Vi invito alla lettura. Se la data della Pasqua, variabile di anno in anno secondo i cicli lunari, cade la domenica successiva al primo plenilunio di primavera, le voci delle Confraternite hanno anticipato tutti, scrivendo un pezzo di storia a Valladolid in Spagna e ponendo le basi per un progetto di rilancio e valorizzazione dei riti legati alla Settimana Santa, che potrebbero davvero diventare patrimonio mondiale dell’umanità.
