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Immagine del redattoreMichele Lauriola

La politica accende i motori: a Vico non c'è opposizione? L'intervista a Lella Savastano

La consigliera comunale di minoranza Raffaella Savastano interviene su di un argomento in grado di accendere gli animi a Vico del Gargano: il rinnovo del sindaco e del consiglio previsto per il prossimo anno.

Consigliera Savastano, come risponde alle accuse mosse negli ultimi mesi nei suoi confronti e della minoranza in consiglio comunale? E' vero che in molti asseriscono anche pubblicamente e sui giornali che a Vico non esiste opposizione politica all'attuale Amministrazione?

“Cosa significa fare opposizione? Proporre un modo alternativo di governo rispetto all'attuale maggioranza, contestandone i metodi e i risultati qualora diversi dai propri, rappresentando un modo di operare di chi si propone come gruppo alternativo di governo che, comunque, è l'espressione di un progetto voluto e condiviso da più persone che non hanno avuto la meglio in campagna elettorale. Da qui, appunto, la differenza tra maggioranza e opposizione.”

Si va bene, questa è la spiegazione più "tecnica" ma non ha ancora risposto alle domande.

“Nel 2018 si sono proposte all'elettorato vichese tre liste, quella vincente dell'attuale Sindaco Sementino e le due liste perdenti, una capeggiata da Michele Scaramuzzo e l'altra da Daniele Cusmai con l'elezione di quattro consiglieri comunali, quattro consiglieri di minoranza che avrebbero potuto fare squadra e proporre un metodo diverso di amministrare, tanto caldeggiato in campagna elettorale ma non lo hanno fatto poiché, come noto, alcuni di loro hanno preferito affiancare il gruppo di maggioranza, mentre altri hanno scelto di disinteressarsi delle vicende amministrative. La crisi di un intero sistema, l'assenza di un dialogo politico e la mancanza dell'entusiasmo di un'intera generazione di giovani, che potrebbero offrire stimoli nuovi alla crescita del proprio paese, hanno determinato per chi è rimasto, l'impossibilità di fare una vera e propria “opposizione” nei termini di cui sopra detto.”

Le sue sono accuse pesanti, ma non credo sia solo questione di mancanza di dialogo. Le sue scuse quali sono?

“Si è scelto di non fare contestazione solitaria, sterile e fine a se stessa, bensì di assumere un comportamento propositivo, che ti porta ad essere attenta ai cambiamenti, presente e partecipe alle sedute di consiglio e agli incontri istituzionali, accogliendone l'invito, a condividerne i risultati se positivi per l'intera collettività, ad essere da pungolo e da supervisore nella gestione ordinaria della pubblica amministrazione, nel tentativo di aggiungere il proprio contributo alla risoluzione di un problema; il tutto senza mai pretendere i riflettori puntati sulla propria persona perché quello che più conta è che il nostro paese possa vantare su uomini e donne attenti alle loro esigenze e dediti allo sviluppo di un'intera collettività in tutte le sue sfaccettature.

Dunque un ruolo di opposizione propositiva? Ma il suo elettorato lo capirà?

“Si può essere d'accordo o dissentire dalle azioni del governo Sementino, l'importante è comunque potersi esprimere in piena libertà senza dover necessariamente mortificare chi è in prima linea per volere della maggioranza degli elettori.

Il mio auspicio è che si possa, piuttosto che puntare il dito contro, trovare nuovi stimoli tanto da poter partecipare attivamente alla vita politica con azioni, idee, proposte e programmi innovativi da attuare insieme per la crescita del proprio paese. I miei elettori capiranno…”






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