La Quarantena (traduzione “A Quarantén”)
di Michela Di Perna
È un mese che sto rinchiusa
E mi sento persa assai confusa
Con questa storia del virus, accidenti a lui e quando è nato
Ci sentiamo carcerati
Che fregatura che ci è capitata!
Ci troviamo ad un bivio “o stai a casa ritirato o ti ammali”
Sembra di camminare in un campo minato
Di bombe nascoste
Con la faccia spaventata
Deserte sono le strade
Sembra un paese abbandonato
Guardando dalla finestra
Ti senti sconsolato
Negozi, scuole, bar, pizzerie e ristoranti
Hanno chiuso tutti quanti
Di diventare matti si ha paura
Un colpo di tosse e ti immagini la fossa
Signore mio, e che ipocondria!
Tutta colpa della malinconia
Quando si esce per fare commissioni
Oramai l’abbiamo preso come un vizio
Ci insaponiamo le mani con l’amuchina
Ci mettiamo la mascherina
Stare a casa tanto vale
Altrimenti ti portano all’ospedale
Noi rinchiusi dentro una gabbia
Beato lui l’usignolo
Che è libero e va volando
E noi? Vorremmo andare camminando!
Di colpo ci siamo addormentati
Come in un sogno che ancora non è finito
Ci siamo ritrovati in un mondo
E preghiamo di non andare a fondo
San Michele e tutti i santi
Devono aiutare tutti quanti
Rinchiusi dentro una casa
Il tempo si è fermato
“Che giorno è oggi?
“Uguale a ieri”
E ti senti un letame
Si pensa solo a disinfettare
La lavatrice ha l’affanno
Di lavare non ha tregua
Tutto si pulisce e si strofina
E soffochiamo con la candeggina
Interruttori, maniglie, mattonelle e bagno
Vedrai quando arriva la bolletta!
Ci facciamo il segno della croce con la mano sinistra
Perché sempre acceso sta forno e cucina
Al momento di far la spesa
Poveri mariti diventa un’impresa!
Quando rincasano presto presto
Li trattiamo come se avessero la peste!
“Stai fermo, rimani li
Ti devo prima disinfettare”
Rimane in piedi sul tappeto
Come un baccalà
E non gli conviene neanche a bisbigliare
Che puzza di alcol
A cinque euro al litro!
“Non basta che muore l’asino
Devi portare pure la sella addosso!”
Approfittando del virus
Sono aumentati prezzi, triplicati
E il portafoglio sta svuotato
Per passare il tempo stiamo tutti ad impastare
Sembra una gara a chi può più
Di lievito e farina ci facciamo le scorte…
Ma se non siamo attenti
Dobbiamo allargare le ante delle porte
Ci siamo trasformati:
Pancia, capelli trascurati,
Ginocchia arrugginite
E i baffi sono cresciuti
ma passando davanti allo specchio,
“Oh Madonna, mi sembro una vecchia!”
Questa quarantena ci ha fatti ingrassare
E per smaltire ci mettiamo a ballare
Sui balconi ci mettiamo a cantare
Facciamo di tutto per non pensarci
Sogniamo la libertà
Quando non sappiamo che dobbiamo fare
Ogni mezz’ora portiamo il cane a pisciare
Io ho il gatto, il cane me lo faccio prestare
L’animaletto mi guarda stupito
Con la vescica svuotata
Non si è mai vista tanta solidarietà
Per chi deve buttare la spazzatura
Ma tutta questa storia quanto durerà?
Non ci rimane che pregare!
E mi viene da pensare
Diceva la buon’anima di mio nonno
Salute e libertà
Sei ricco e non lo sai!
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