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"Siamo pronti a raccogliere le firme": monta la protesta degli agricoltori garganici

Nasce sul Gargano il «Comitato intercomunale Agricoltori» ed è subito raccolta firme!

«Invitiamo tutti i cittadini, commenta Leonardo Cilenti, portavoce del comitato, ad aderire alla raccolta firme, per sensibilizzare gli organi competenti alla modifica della Legge Regionale, che disciplina lo smaltimento dei residui della potatura che di fatto impedisce la bruciatura della frasca nei territori ricadenti nel Parco Nazionale del Gargano.»

Un tema in materia ambientale che coinvolge centinaia di aziende agricole e moltissimi piccoli agricoltori che sono «impossibilitati» a rispettare la normativa in vigore, come ci spiega il portavoce: «La legge non tiene conto della conformazione orografica delle nostre campagne che rende impossibile la trinciatura del frascame nè della prevenzione e della difesa fitosanitaria, infatti alcune malattie delle piante come la Xilella e la rogna, potrebbero prendere il sopravvento se i residui rimanessero per giorni sul terreno.»

Cosa intende fare il Comitato nell’immediato oltre a raccogliere le firme?

«Le sanzioni determinano un importante disagio economico e sociale per gli agricoltori in un periodo già drammatico per ragioni note a tutti, per questo abbiamo agito subito. Abbiamo fatto richiesta al Sindaco di Vico del Gargano per incontrare gli attori principali e gli operatori del settore e decidere la migliore strategia da adottare. Ci ha riferito di aver già interessato i dirigenti della Regione. Intanto abbiamo notizie da parte del Presidente del Parco Nazionale, di uno studio scientifico che avvalora le nostre tesi, già consegnato in Regione Puglia.»

Dunque la strada per ottenere una revisione della legge è in discesa?

«Ci auguriamo che il buon senso prevalga sulla burocrazia, anche perché oltre a motivi di economicità, penso alle nostre colline e ai costi di carburante in più rispetto alla pianura, ci sono motivi pratici per effettuare la trinciatura in zone scoscese come le nostre e infine evidenzio l’impossibilità di effettuare qualsiasi azione preventiva per le nostre piante, argomenti che non necessitano di alcun vaglio tecnico.»

Cosa chiedete alle autorità in attesa che la Regione Puglia dia risposte in merito?

«L’unica possibilità che possa consentire una deroga immediata e che ci faccia continuare gli imminenti e non procastinabili lavori di potatura, è l’intervento di S.E. il Prefetto, con un permesso temporaneo e risolutivo.»

Intanto anche i sindaci degli altri comuni sono stati allertati e si attendono sviluppi sul piano deliberativo.





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