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Peschici

Un po’ di storia

Peschici, punta più settentrionale della Puglia, si erge su una rupe a 90 mt. a picco sul mare. Proprio per la sua particolare esposizione a nord è uno dei pochi paesi al mondo dove è possibile ammirare il sole sorgere dal mare e tramontare nel mare. Le origini del suo nome rimandano a due parole legate alla fondazione slava del X secolo: "pesek" (sabbia) e "cist" (pura), evidente riferimento alla fine sabbia dorata che costituisce la "Marina" della bella cittadina garganica.

La falesia su cui sorge non presenta superfici piane e la tipologia dell'insediamento, come la viabilità, sono state fortemente condizionate. Una morfologia intricata fatta di vicoli, piazzette nascoste, ripide scalinate, stretti passaggi, archi e bianchissime abitazioni tipiche dell'architettura della Puglia costiera. Le strette stradine sono quasi tutte a scale o a gradoni: l'asse Porta del Ponte-via Roma e via Forno-piazza del Popolo-via Castello e parallela via Colombo è l'unico percorso rotabile.

Centro Storico e nuovo abitato costituiscono organismi non separati ma distinti. Il nucleo antico, costruito sul costone roccioso, e in parte sui suoi fianchi, si protende dalla punta estrema del Castello, affacciato direttamente sull'Adriatico, fino all'ingresso del borgo con la Porta del Ponte - protetta dalla Torre omonima - così detta in quanto munita di ponte levatoio (e relativo fossato) abbassato all'alba e rialzato al tramonto. La Porta è tuttora sormontata dall'immagine dell'Arcangelo Michele, patrono del Gargano, che amministra la giustizia e protegge paese e abitanti. L'adiacente Torre del Ponte, circolare e massiccia, è di impianto normanno-angioino, baluardo e simbolo cittadino. All'indomani dell'Unità d'Italia la Porta venne definitivamente abolita e si costituì il nuovo centro abitato fuori le antiche mura.

Questo piccolo ma caratteristico paese di mare vanta duemila anni di storia. Considerato la "Perla del Gargano", è solo visitandolo che si può capire quanto sia vero questo appellativo.

Grazia Fasanella


Un giro nella "parte vecchia" fra viuzze caratteristiche e costruzioni a cupola d'aspetto orientale offrono al Turista stili architettonici differenti, difficilmente riscontrabili in altre zone del Promontorio. Passeggiando, si arriva nel "Castello" d'origine medioevale, costruito dai normanni agli albori dell'anno mille e ancora chiuso fra le Mura del Recinto Baronale.

Botteghe artigiane, negozietti di souvenir, punti-ristoro tipici, cocktail-bar e locali allettanti, si alternano a chiese, musei e palazzi di interesse storico.

Con il “Museo Etnografico dei Nonni” e il "Presepe Caratteristico", si entra in contatto con storia e cultura del Gargano, in particolare del Paese. Seguendo un affascinante percorso nell'arte contadina e nobiliare, attraverso la fedele ricostruzione degli ambienti. Visitandoli, l’insegnamento che se ne riceve è la ferma volontà di lottare, oggi più di ieri, per mantenere vivi nel tempo usi e costumi. In una sola parola: tradizioni.
 

All'interno della Chiesa Madre di Sant'Elia, oltre ai Santi venerati dalla popolazione locale, si può ammirare una Via Crucis di Alfredo Bortoluzzi, pittore contemporaneo allievo della scuola Bauhaus: dipingeva seguendo l'insegnamento di Paul Klee, secondo il quale: "...ognuno deve muoversi nella direzione segnata dal palpito del suo cuore". Oltre alla Via Crucis, il pittore donò alla Chiesa un trittico (memoria dei suoi genitori), un Sant'Elia Profeta nel deserto, una Madonna con Bambino e un'Ultima Cena.

- Chiesa Madre di Sant'Elia Profeta
Indirizzo: Largo Chiesa Madre (a due passi, dall'ingresso del Centro Storico)
Orari: 6.30-23.30 - Ingresso libero.

Il "Museo delle Torture", invece, è ospitato dalle millenarie "Segrete" della fortezza peschiciana, alias Castello. Composto da oltre sessanta strumenti usati dai regimi totalitari, laici e religiosi, è una esposizione di attrezzi per punire infrazioni o reati "lievi" o legati a pratica di tortura "pesanti". Il tutto immerso in una "location" in grado di permettere un autentico tuffo nella Storia: dieci ambienti che richiamano eventi e protagonisti del passato.

- Museo delle Torture (Castello)  
Orari: giugno/settembre 9.30-12.30 /16.30-22.30 - luglio 9.30-13.30 / 16.30-24.00 - agosto 9.30-13.30 / 16.30-00.30 - Ingresso: € 4.00 (ridotto € 2: bambini under 12)

Un altro luogo di culto, edificato intorno al XV - XVI secolo, è la Chiesa del Purgatorio, usata in passato dai monaci benedettini come ossario. Esternamente presenta un campanile munito di orologio. Internamente, sul soffitto un quadro raffigurante il Paradiso, il Purgatorio e l’Inferno. Al centro dell'altare, troneggia la Madonna del Rosario che si festeggia la prima domenica di ottobre.

- Chiesa del Purgatorio
Indirizzo: P.zza del Popolo
Orari: 10.00-13.00 / 16.00-24.00 -Ingresso Libero


 

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