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Quale futuro per Calenella?


A due anni di distanza dall’alluvione che devasto’ la piana di Calenella, il dramma si ripropone. E’ bastato un giorno di acqua e tutto il lavoro fatto e’ andato in fumo, giornate intere di pale meccaniche per ricostruire gli argini del canale, rimettere in piedi gli alberi, eliminare tutto il materiale portato nelle campagne dalla piena, soldi pubblici ma anche dei privati, di quei contadini che oggi si trovano di nuovo con lo stesso problema. Una soluzione definitiva potrebbe essere quella adottata a Manaccore dal Comune di Peschici? Muri in cemento armato e pietre di Apricena.

Ma aspettando questo intervento cosa si puo’ fare? Intanto si potrebbero rialzare di nuovo i muri a secco nelle campagne cosi’ da frenare la corsa dell’acqua, riaprire tutti quei canalini che sono stati chiusi, arare cosi’ da permettere al terreno di assorbire almeno in parte l’acqua. Altrimenti ci troveremo sempre a contare i danni, ormai le bombe d’acqua sono una realta’ e bisogna imparare a conviverci.


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