Obiezione di coscienza: Legge 194/78
- Michela
- 26 ott 2016
- Tempo di lettura: 1 min
Venerdì 28 ottobre, presso la sede dell'Associazione Donne in rete in via Emilio Perrone, 35 a Foggia,

parleremo dell'applicazione della legge 194 con il dr. Leonardo Zingariello e il dr. Donato Conte.
Gli ultimi dati del Ministero della Salute, sull'obiezione di coscienza nei nostri ospedali sono impressionanti: si va dal 93% nel Molise al valore più basso, ma comunque altissimo, dell’80,7%, nel Lazio e in Abruzzo. Nella nostra Regione, in Puglia, i medici obiettori sono l'86%. E poi c'è l'altrettanto impressionante dato relativo agli ospedali: su 94 ospedali con un reparto di ostetricia e ginecologia, solo 62 effettuano interruzioni volontarie di gravidanza. Cioè solo il 65,5% del totale.
Per fare un veloce raffronto basti pensare che in Inghilterra i ginecologi obiettori sono il 10%. In Svezia l'obiezione di coscienza sull'IVG (Interruzione Volontaria di Gravidanza) non esiste: gli specializzandi in ginecologia e ostetricia che pensano che l’aborto sia una cosa sbagliata vengono indirizzati verso altre specializzazioni.
L'alto numero di obiettrici e obiettori di coscienza, negando l'espletamento del protocollo dell'IVG nelle strutture pubbliche, ostacola la possibilità delle donne di abortire, costringendole a recarsi, a volte, all'estero o, per le meno abbienti, a ricorrere all'aborto clandestino.
Compiono così un'ulteriore violenza sulle donne, non rispettando la loro volontà e non ottemperando ad una legge dello Stato: la L.194/78
Per Donne in Rete:
Maria Teresa Santelli Tel: 340 4872570
retedelledonnefoggia@gmail.com
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