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Proverbi, fumetti e ...garganicità!


Fresco di stampa il simpaticissimo libro a fumetti di proverbi garganici, nato dalla instancabile ricerca di Salvatore Pupillo, appassionato di storia locale e dalla matita e colori dell'ormai garganico Marco Lepore, illustratore e sceneggiatore.

Uno dei beni considerati di maggior importanza tra quelli immateriali della nostra cultura sono proprio i proverbi e, naturalmente, ci riferiamo a quelli della tradizione popolare più genuina, proverbi e modi di dire che sono preziose testimonianze della saggezza dei nostri antenati.

Il valore di questo bene immateriale, sopravvissuto di generazione in generazione, acquista oggi uno spessore maggiore nella volontà di ricerca di due studiosi quali sono gli autori del presente volume: una bella raccolta di “Proverbi garganici a fumetti”, perché i proverbi, com’è scritto nella vignetta che apre la serie, sono il frutto della saggezza popolare!

Il merito degli autori di questa raccolta è quello di avere, da un lato catalogato e classificato una serie di proverbi che col tempo potrebbero andare dispersi nella memoria della tradizione popolare orale e dall’altro di aver illustrato, utilizzando la tecnica del fumetto, uno strumento di comunicazione visiva, quali sono le immagini, più moderno ed efficace per le nuove generazioni !

A nostro avviso, infatti, questo volume fonde la tradizione con l’oggi, salvaguardando tanti “grani di saggezza popolare” quali proverbi e modi dire, per farli conoscere in questa singolare raccolta.

Un connubio sicuramente ben riuscito tra l’autore dei testi Salvatore Pupillo, appassionato ricercatore di storie e tradizioni e quello dei fumetti, il giovanissimo Marco Lepore, affermato e creativo artista.

A questi due autori va il plauso di aver realizzato il presente volume, un vero e proprio tesoretto in cui i disegni illustrano sapientemente l’ironia delle parole; parole antiche e più nuove che si uniscono per la gioia del lettore che, come in una immaginaria macchina del tempo, attraverso lo scorrere delle pagine di questo libro, ripercorre modi di dire e situazioni in cui sicuramente, almeno una volta, si è già ritrovato.

Un tassello nuovo, quindi, questo studio di Salvatore Pupillo e Marco Lepore, in quella che è ancora, a nostro giudizio, “la lingua viva”, ovvero il dialetto, illustrato con estro ed ironia, nel mosaico della nostra letteratura locale, un nuovo imput per il mondo culturale garganico e di tutta la Capitanata, che coniuga l’antico andante:

Il promontorio garganico, nel campo delle tradizioni popolari affonda le sue radici nel Seicento, epoca in cui si ha già notizia della presenza di alcuni poeti dialettali, come i fratelli Nobiletti di Ischitella, seguiti dai fermenti culturali della settecentesca Accademia degli Eccitati, sorta in Vico del Gargano sotto l’impulso di monsignor Domenico Arcaroli ed altri benemeriti fautori e poi ancora, come dimenticare gli studi del Tancredi e le raccolte di rime e proverbi garganici trascritte dal Marchianò all’inizio del secolo scorso ed ecco oggi, questo piccolo volume che raccoglie il testimone della cultura garganica in una nuova luce, ricca di ironia, per non dimenticare la saggezza popolare dei nostri padri e per farci sorridere ancora sulle debolezze e gioie della nostra vita quotidiana !

Carmine de Leo

La passione nel raccogliere i proverbi, è legata ai ricordi d’infanzia, in quanto mio padre Nicola, “uomo di discreta cultura per il suo tempo” usava spesso mettere in risalto, con un proverbio, un avvenimento di particolare importanza, che coinvolgeva un membro della famiglia. Così il proverbio racchiudeva in sé, una lezione di vita vissuta, al quale si doveva far riferimento nei comportamenti giornalieri e futuri.

Spero che i proverbi, insieme ad altri aspetti di vita passata, che per tanti anni sono stati totalmente dimenticati, vengano riscoperti e valorizzati, poiché la globalizzazione, mette a rischio tutte le diversità culturali, linguistiche, sociali, anche, religiose, morali che tanti danno lustro alle nostre piccole comunità.

L’amico Marco ha voluto in questa piccola raccolta di proverbi renderne più immediata la lettura associando al proverbio scritto una illustrazione. Ne esce un connubio vincente, in quanto il disegno realizzato a mio parere, in modo professionale e simpatico, rendendo molto bene il senso.

I proverbi sono scritti in dialetto vichese, che è di non facile scrittura, poiché se pur ci saranno delle regole grammaticali precise, io al momento non le conosco tutte. Non posso certificare l’autenticità vichese dei proverbi poiché tanti proverbi, anche se con sfumature diverse, venivano usati in tanti paesi del Gargano, quindi questa piccola raccolta , estratta da una molto ampia di 800 proverbi pur se scritta in dialetto rigorosamente vichese è rivolta usando anche l’immagine ai lettori garganici ed oltre.

La sequenza proverbiale, non ha uno schema tematico ma libero e segue in linea di massima l’ordine temporale di acquisizione da parte degli autori.


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