Carissimi, viviamo questo tempo di Quaresima lasciandoci guidare dall’insegnamento del successore di Pietro, il santo Padre Francesco.“L’altro è dono”: la Parabola del ricco e del povero Lazzaro è al centro del messaggio per la Quaresima del Papa.Francesco si sofferma su questa narrazione evangelica per sottolineare come ci venga offerta “la chiave per comprendere come agire per raggiungere la vera felicità e la vita eterna, esortandoci ad una sincera conversione“. Il ricco, senza nome, è l’emblema della “cupidigia che lo rende vanitoso. La sua personalità si realizza nelle apparenze, nel far vedere agli altri ciò che lui può permettersi. Ma l’apparenza maschera il vuoto interiore. La sua vita è prigioniera dell’esteriorità, della dimensione più superficiale ed effimera dell’esistenza“.Mentre “Lazzaro ci insegna che l’altro è un dono. La giusta relazione con le persone consiste nel riconoscerne con gratitudine il valore. Anche il povero alla porta del ricco non è un fastidioso ingombro, ma un appello a convertirsi e a cambiare vita. Il primo invito che ci fa questa parabola è quello di aprire la porta del nostro cuore all’altro, perché ogni persona è un dono, sia il nostro vicino sia il povero sconosciuto. La Quaresima è un tempo propizio per aprire la porta ad ogni bisognoso e riconoscere in lui o in lei il volto di Cristo. Ognuno di noi ne incontra sul proprio cammino”.In questo tempo di “crisi”, la Chiesa viene a noi per aiutarci a leggere i segni dei tempi attraverso il Papa, che ci è vicino col suo messaggio per la Quaresima.
Il cuore della vita cristiana è la carità e la Quaresima è un tempo propizio per alimentarla con la Parola di Dio, i Sacramenti, la preghiera, la condivisione, il silenzio e il digiuno. È molto importante che compiamo un serio cammino verso la Pasqua, individualmente e comunitariamente usando questi mezzi, che ci vengono proposti come aiuto.Il santo Padre, ci invita a:fissare lo sguardo su Gesù;ad essere attenti gli uni verso gli altri interessandoci alla sorte dei fratelli;tutto ciò per crescere nella santità personale.
Troppo spesso non pensiamo che a noi stessi e ai nostri cari e, forse, la nostra prima preoccupazione è per i beni materiali. Papa Francesco ci ricorda che l’attenzione all’altro comporta desiderare per il nostro prossimo il bene sotto tutti gli aspetti: fisico, morale e spirituale. In questo tempo di crisi, si prega e si fa pregare affinché si apra uno spiraglio di speranza per i lavoratori (ed è giustissimo!), ma quanti hanno pregato e chiesto preghiere per un’altra crisi che da decenni ha colpito famiglie intere e i nostri giovani: la crisi della fede? Situazione altrettanto grave e che ha contribuito anche alla crisi economica che ci ha colpito ora! Il bene dell’uomo non è solo ciò che “tocca”, la fisicità e la materialità, l’uomo è essenzialmente un essere spirituale e a questo abbiamo dato troppo poca importanza; la Quaresima è un tempo per ripensarci.
Nel messaggio del Papa è chiaro il concetto che non bisogna tacere di fronte al male, e male è la mentalità comune alla quale si adeguano oggi troppi battezzati. Nella vita di molti non c’è più il primato di Dio e di conseguenza non si è felici.In molte famiglie anche della nostra città è scomparsa la preghiera comune, la fede non viene più trasmessa ai figli, e sembra accettata da tutti una vita dove Dio entra solo in qualche occasione, come strumento per accomodare i nostri capricci. No! Così l’uomo non è felice e si procura delle sofferenze molto grandi. Questo tempo può aiutarci a ritrovare la comunione con Dio e a portare anche i nostri fratelli al Signore. Il santo Padre insiste sul fatto che siamo tutti membra dell’unico corpo, ciò significa che il fratello mi appartiene, la sua vita e la sua salvezza riguardano la mia vita e la mia salvezza. È importante che alimentiamo in noi il desiderio dell’evangelizzazione: ognuno di noi può farsi missionario nel proprio ambiente affinché la santità cresca sempre più in tutti, come cresce la luce del giorno dall’alba sino al pieno del meriggio.
Voglio mettervi in guardia dalla tentazione della tiepidezza che soffoca lo Spirito. Tutti abbiamo ricevuto dei talenti e siamo chiamati a “trafficarli” per il bene nostro e altrui. Immaginate come sarebbe stato il mondo senza San Francesco e Santa Chiara d’Assisi, senza San Benedetto,San Pio da Pietrelcina,San Giovanni Paolo II,Santa Teresa di Calcutta … Come loro anche noi siamo chiamati a fare la nostra parte per la realizzazione nostra e del mondo intero.In questo tempo preghiamo anche per i cambiamenti che presto avverranno in Rodi Garganico siano segno di un vero rinnovamento e di una svolta per la nostra città.
Buona Quaresima a tutti!