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Immagine del redattoreMichele Lauriola

Antonio Cardone, classe 1991, un paracadutista con il vizio del gol!

Una televisione veneta trasmette una rubrica sportiva e dal teleschermo spunta la faccia del biondo calciatore che cita Vico del Gargano, Lucera e Foggia.

Ci siamo incuriositi ed abbiamo raggiunto telefonicamente il vichese con trascorsi sportivi importanti nel calcio dilettantistico.


Due battute sul suo passato per capire e per conoscere il suo presente.

«Calcisticamente nasco nello Sporting Club Vico, dove ho fatto tutto il settore giovanile fino ai giovanissimi con Silvano Giannini»,

racconta Antonio con una punta d’orgoglio.

«A 15 anni vado a giocare con gli allievi regionali nel Lucera San Pio X e dopo aver fatto 25 gol in 24 partite l’anno successivo vengo chiamato dalla prima squadra del Lucera Calcio in Eccellenza dove colleziono 24 presenze e 3 gol all’età di 16-17 anni, nella prima stagione con “i grandi”. È stato un anno importante perché così giovane sono andato via di casa e ho vissuto per un anno da solo a Lucera».


Un ragazzone di professione bomber che fa ben sperare. Continua Antonio...

«L’anno successivo sono tornato a Vico per la maturità e subito dopo mi sono arruolato nelle forze armate. Ho provato a continuare a coltivare la mia passione per il calcio. Ho giocato in Puglia e nel Lazio per 3 anni».


Come conciliavi la tua passione con la tua delicata professione?

«Gli ultimi anni da Sottufficiale Paracadutista mi hanno visto impegnato in operazioni nazionali ed internazionali (Iraq e Afghanistan), ed hanno fatto venir meno la continuità sotto un punto di vista calcistico. Ma nonostante ciò quest’anno sono riuscito a prepararmi e giocare un campionato di Prima categoria con il Merlara Calcio (PD)».


Quindi ti hanno invitato alla trasmissione per una questione anagrafica? (battutina)

«Tutt’altro! Ho giocato per sei anni in Veneto! Ho segnato 20 gol nella stagione appena finita ed insieme ai compagni abbiamo conquistato la vetta del campionato riuscendo a portare la squadra per la prima volta nella sua lunga storia, in Promozione. E se può essere indicativo, ho vinto anche la classifica capocannonieri del girone!»


Con una punta di ironia, Antonio ha voluto dire al suo pubblico ma anche a tutti i suoi amici vichesi, che un bomber di razza non si smentisce mai, e conclude così:

«L’anno è stato particolarmente significativo perché ho gioito qualche mese prima, insieme alla mia compagna Carmela, per la nascita della mia prima figlia Sophie, donne a cui dedico questi due successi personali».


E noi non possiamo che augurarti buona vita e di continuare a gonfiare la rete, orgogliosi di un figlio della nostra terra!





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