Esce in libreria per le Edizioni Francescane Italiane:
Del Card. Raniero Cantalamessa con una lettera introduttiva di Papa Francesco a un giovane fratello in ricerca.
Nel volume, l’autore ripercorre la vicenda di uno dei primi compagni di san Francesco, Guglielmo da Lisciano, frate Pacifico, che era un artista, un cantastorie di successo, all’epoca lo chiamavano il “re dei versi”, un uomo che aveva capito che per conquistare il cielo bisognava rinunciare agli onori di questa terra per seguire quella “musica carismatica” che veniva dal Poverello d’Assisi.
Il libro è arricchito e introdotto da una bellissima lettera di papa Francesco a un giovane in ricerca, proprio come era frate Pacifico: «Il re dei versi, la cui storia leggerai nelle pagine che seguono, amava la vita e, come ogni giovane, desiderava viverla appieno. Era uno tra i più famosi cantori del suo tempo e nel suo impetuoso desiderio di pienezza, cercava senza saperlo Colui che solo può riempire il cuore dell’uomo. Cercava e fu trovato. Questo ci mostra una verità ancora più profonda: il Signore desidera che tu lo cerchi perché egli possa trovarti».
Francesco giullare di Dio è un libro d’arte e di spiritualità. Il predicatore della casa pontificia svela così un aspetto meno conosciuto della sua personalità di frate e di teologo: non più solo la passione per la teologia del vero e del buono ma anche per la teologia del bello. Cantalamessa tira fuori dal suo sacco sorprese non di poco conto nel campo dell’arte che si fa spiritualità, o della spiritualità che si fa arte. Anzi, dell’arte che è spiritualità.
Per presentare il libro di padre Raniero Cantalamessa, Francesco giullare di Dio, si è voluto creare un evento dal titolo “Francesco artista di Dio” (vedi quarta di copertina), che vedrà la partecipazione dello scrittore Erri De Luca, del regista Giacomo Campiotti, del musicista Stefano Di Battista, della cantante Nicky Nicolai, dell’artista Sidival Fila, dell’attore Giovanni Scifoni e del comico Max Paiella.
Autore e curatore dell'evento “Francesco artista di Dio” è il vichese Michele Francesco Afferrante
