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"L'ironia ci salverà", parola di Klessidra!

C’è un’offerta culturale alternativa nel Gargano che non t’aspetti.

Chiamarla trasgressione è un tentativo subdolo di denigrazione tanto da far «parlare» i social.

Ma se l’allegria e la bellezza salveranno il mondo, un imprenditore turistico conquista il suo pubblico con sorrisi autentici e un’attività artistica fuori dalle regole e dalla consuetudine, candidandosi ogni anno alla "palma d’oro" della creatività.

Lui è Valentino Cannarozzi, di giorno un preparato e dinamico titolare di lido balneare e di struttura ricettiva (Residence L’Africhetta), da anni nel campo della ristorazione grazie al padre Peppino, autentica icona dell’accoglienza rodiana-garganica; di notte invece un ciclone di emozioni, di ironiche imitazioni, di ballate e cantate senza fronzoli, in un ambiente studiato con cura e con i «suoi» abiti da lavoro, che sembrano essere cuciti addosso al personaggio tanto amato dal pubblico: Klessidra, la regina del Gargano.

«Mi sento una Drag Queen perché ho la vocazione all’arte figurata, alla rappresentazione dell’amore per la vita attraverso l’esibizione artistica. Una performance che mi fa sentire vivo, fuori dagli schemi e dalle grette illazioni. Perché quello delle drag non è altro che uno spettacolo teatrale, un’esasperazione simpatica del mondo femminile, non c’entra nulla con i gusti e le tendenze sessuali».

Il suo commento è illuminante, quasi disarmante.

Mette a tacere tutti, anche gli irriducibili piloti della macchina del fango.

«Mi sono ispirato al mondo di Arbore, continua Valentino, alle sorelle Bandiera, alle mitiche sorelle Marinetti. L’idea di «uscire allo scoperto» è anche quella voglia di cambiare il modo di pensare, di combattere la discriminazione, di vincere le mie battaglie con l’ironia e la sana risata».

Trovare tanto coraggio e determinazione non sarà stato poi così semplice.

«All’inizio non fu tutto così roseo, la felicità non era di casa e mi sentivo un escluso. Oggi non credo ai miei occhi quando osservo il numeroso pubblico seduto ad aspettare le mie «uscite» a gamba tesa. Non tratto mai cose banali, attraverso i brani, le canzoni, gli autori, i cantanti che imito, c’è un preciso disegno: affrontare l’attualità, i problemi di ogni giorno come la violenza sulle donne, con la leggerezza dell’arte e la profondità dei contenuti in chiave ironica, nella consapevolezza del tempo che passa, racconto il passato e il presente, ricordando una clessidra... senza pretendere di dare lezioni di vita.»

Il suo teatro naturale, in un’area dedicata allo spettacolo serale, è una splendida coreografia di immagini senza tempo: non a caso intitolato a Raffaella Carrà!

La sua famiglia e i suoi due nipoti del cuore, Giuseppe e Giulia, fan «sfegatati» e autentici supporter, sono l’energia indispensabile e un’iniezione di fiducia giornaliera.

«Senza di loro, con mia sorella Maria che mi ha sempre spronato, e mio padre e mia madre protettivi e amorevoli, non sarei stato capace di sfidare l’atavica diffidenza della mia gente. Oggi il pubblico è attento, aspetta i miei spettacoli, si diverte, ride e discute di cose serie. Ecco, questa è la mia vittoria, la mia rivincita».

E quando gli chiedo qual è stato il momento più significativo dell’estate appena passata, con un pizzico di commozione e una piccola lacrima appena appena abbozzata mi risponde così: «Non credevo che il sindaco di Rodi Garganico e la sua Amministrazione, ponessero così tanta attenzione alle mie esibizioni tanto da dedicarmi un loro pensiero, graditissimo, su di una pergamena. Non dimenticherò, perché in fondo, augurare ad un «figlio di Rodi» tanto successo e di calcare palcoscenici sempre più importanti, è una delle cose più belle di questa pazza estate 2022".

Valentino, in arte Klessidra, non dimentica mai la sua provenienza, quel Gargano sempre presente nel suo cuore e autentico motore, propulsore di vita e di arte.

«Avete imparato con me che «una drag» può essere tanto e che tanto ho da darvi ancora.»

Grazie Valentino.


Michele Lauriola






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