LA CHIESA IN MISSIONE
L’OTTOBRE MISSIONARIO MONDIALE – VICARIA NORD GARGANO
San Menaio,
C’è chi organizza e partecipa all’”Oktoberfest” con fiumi di birra e vino; c’è chi il 31 di ottobre di ogni anno organizza e partecipa alla festa, pagana, di “Hallowin”. La Chiesa cattolica, invece, celebra l’annuale “Giornata Missionaria Mondiale”, quest’anno Domenica 20 ottobre scorso sul tema “Andate e invitate al banchetto tutti” (Mt. 22,9), ma tutto il mese di Ottobre viene dedicato alle Missioni, dove si prega (quest’anno in particolare anche per la pace nel mondo e per la cessazione di tutti i conflitti) per tutti i missionari laici, sacerdoti, religiosi e religiose sparsi per il mondo nelle Terre di missioni, anche dove sono in atto aspre guerre. Senza dimenticare, però, che tutti i fedeli, tutti i cristiani, si potrebbe affermare tutti i battezzati in Cristo sono essi stessi chiamati ad essere “missionari” e ad esercitare questo compito insito, nella Chiesa. “Esci dalla tua terra e vai dove io ti mostrerò…” (Gen. 12,1) ed ancora “Andate…ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi” (Mt. 28, 19-20). I due verbi (vecchio e nuovo testamento), non a caso, si coniugano perfettamente tra loro: “Uscire” ed “Andare” e non solo metaforicamente, per il cristiano.
La Vicaria del Gargano Nord (Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Peschici, Rodi Garganico, Vico del Gargano), il 23 ottobre scorso, con rappresentanti delle comunità parrocchiali e i loro rispettivi sacerdoti si sono incontrati, quest’anno, presso la chiesa di san Francesco d’Assisi in San Menaio per la “Veglia Missionaria”, con apposite preghiere, letture e canti. Ci si è soffermati e meditato soprattutto, secondo il tema proposto dalla Chiesa domenica 20 ottobre prima citato, sui “tre scenari missionari” di cui quel passo evangelico ha fatto da guida: 1.Il rifiuto di chi ha già il “suo banchetto”; 2.L’accoglienza dei “senza banchetto”; 3.Il banchetto “derubato”.
E’ intervenuto don Nazareno Galullo di San Severo, Missionario da 14 anni nello Stato di Benin in Africa, il quale ha recato la propria testimonianza di vita in quella Terra.
E’ seguito il “Mandato Missionario” alle Comunità della Chiesa del Gargano Nord con il simbolico gesto del pane spezzato e distribuito a tutti i presenti. L’incontro ha avuto termine con la recita, da parte dell’Assemblea, di questa preghiera composta dal compianto Missionario Dom Pedro Casaldàliga, Vescovo (vedasi foto del pane spezzato):
“Credo in un’umanità diversa, più fraterna.
Il mondo ha bisogno di respirare armoniosamente in maniera umana.
Credo nell’impossibile e necessario uomo nuovo!
Gli uomini tutti devono arrivare a riconoscersi gli uni gli altri come uomini, come fratelli,
nell’utopia della fede.
Non credo nella segregazione razziale e classista.
(Perché una sola è l’immagine di Dio nell’uomo).
Non credo in nessuna schiavitù.
(Perché tutti abbiamo il diritto e il dovere di vivere nella libertà di figli con cui Cristo
ci ha liberati).
Non credo in nessun capitalismo.
(Perché il vero capitale umano è l’uomo).
Non credo nello sviluppo delle minoranze né nello sviluppo “riformista” della maggioranza.
(Perché questo sviluppo non è più l’uomo nuovo della pace).
Non credo nel progresso a qualsiasi prezzo.
(Perché l’uomo è stato comprato al prezzo del sangue di Cristo).
Non credo nella logorante società dei consumi.
(Perché soltanto sono beati quelli che hanno fame e sete di giustizia).
Non credo nel cosiddetto ordine dello status quo.
(Perché il regno di Dio e degli uomini è un cielo nuovo e una nuova terra).
Non credo nella città celeste a spese della città terrena.
(Perché la terra è l’unica strada che ci può portare al cielo).
Non credo nella città terrena a spese di quella celeste.
(Perché ‘non abbiamo qui una città permanente e andiamo verso quella che deve venire’).
Non credo nell’uomo vecchio.
(Perché credo nell’uomo nuovo).
Amen. Alleluia!”
(Nella foto il Missionario don Nazareno Galullo
mentre presenta la sua testimonianza)
Mimmo Delle Fave
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