Le ragioni del "no" alla superstrada del Gargano
a cura di:
Pervinca - Associazione Culturale Comunità Laudato Si' Gargano Nord
Le ragioni per non realizzare il collegamento
Vico del Gargano (SS 693) - Mattinata (SS 89)

ANALISI DEL DOSSIER DI PROGETTO DELL’ANAS
Come documento di base degli incontri pubblici organizzati per presentare il
progetto della strada di collegamento Vico del Gargano (SS 693) - Mattinata (SS
89), l’ANAS dedica un paragrafo a “le ragioni dell’opera”. Di seguito si riportano
alcune parti del testo con le controdeduzioni associate.
1.2 Obiettivi
Obiettivo principale perseguito dall’opera è quello di favorire l’accessibilità e il
collegamento delle località situate sulla costa nord-est del Gargano, ponendo rimedio al
mancato completamento della SS 693. Con la realizzazione dell’intervento, infatti, si mira
a:
• migliorare l’accessibilità ai centri abitati e alle aree turistiche della zona, nonché ai
servizi di altra natura quali istituti d’istruzione e presidi sanitari, riducendo i tempi di
percorrenza;
Come è noto, le strade vengono realizzate fondamentalmente per due motivi:
consentire di raggiungere un luogo con automezzi di trasporto per persone e/o
merci, oppure, ove già esistono, per risolvere eventuali problemi di traffico e/o
di sicurezza. Nel caso in oggetto, visto che già esiste una rete stradale
funzionale e funzionante da decine di anni, il primo parametro che deve essere
analizzato è il traffico (vedi fig. 1 e il libro “Misure Rilievo Progetto” della Zanichelli).

Questa informazione nello studio dell’ANAS viene riportata in modo non chiaro.
In particolare vengono riportati dati riferiti all’insieme dei comuni del Gargano
(vedasi il dato complessivo degli spostamenti nella tabella a pag. 8 del
documento ANAS) mentre il progetto riguarda solo Vico del Gargano, Peschici,
Vieste e Mattinata. Gli altri comuni in parte sono già raggiunti dalla superstrada
e, i restanti (fra cui è inserita Manfredonia!), non gravitano nell’area
interessata dal progetto. Quindi, la popolazione da prendere in considerazione
è di 31.122 abitanti che rappresenta solo un terzo della popolazione indicata
dall’ANAS nella tabella e il numero di spostamenti pendolari giornalieri che
potrebbe interessare la strada, da riferire all’analisi dei dati, va ridotto ad un
terzo (16.000 e non 48.000).
Inoltre, a pag 83 del Documento di fattibilità delle alternative progettuali viene
riportata una tabella (di seguito in copia) che indica la tipologia di strada
rapportata alla capacità di veicoli per ora per corsia. Da questa tabella si evince
che una superstrada è indicata per sopportare un numero di veicoli/ora pari a
1700-1800.

A pag. 85, dello stesso documento ANAS, viene riportata una tabella che
sintetizza i dati del TGM e TGMA (traffico medio giornaliero e traffico medio
giornaliero per anno) a seconda delle ipotesi progettuali. Il valore medio del
traffico giornaliero varia fra 3.500 e 4.000 veicoli/g. Questo dato, se rapportato
alla tabella relativa al rapporto traffico/tipologia di strada, indica che la mole di
traffico misurata (3.500-4.000 veicoli/g) riportata a veicoli/h diviene 146-167
veicoli/h.
Questi dati, in conclusione, dimostrano che nell’area interessata dal progetto
insiste una mole di traffico che non giustifica la realizzazione di una
superstrada che, come già evidenziato, sopportata una mole di traffico ben 25
volte superiore.
Si ritiene necessario che i progettisti chiariscano questo punto.
In ultimo, l’osservazione che viene riportata nella relazione in merito alla difficoltà di accesso
ai centri urbani e zone turistiche a causa del traffico è un eventuale problema relativo al
traffico urbano non a quello che interessa la rete di strade principale. In altre parole, questo
problema si presenta dopo aver lasciato la viabilità principale (strade statali o superstrada) e, quindi, per risolverlo evidentemente non avrebbe senso realizzare una superstrada.

• incrementare la sicurezza stradale delle infrastrutture esistenti, riducendo il tasso di
incidentalità e favorendo il comfort di marcia e spazi di manovra adeguati anche per il
traffico merci;

Dai dati dell’ISTAT appare evidente che in Gargano le strade a maggior velocità
di percorrenza sono interessate da un maggiore indice di mortalità (4 morti
ogni 100 incidenti) e gravità degli incidenti. D’altronde è noto a tutti che la
maggiore velocità aumenta il rischio da incidente automobilistico.
Inoltre, dalla cartografia riportata, appare evidente che proprio l’area
interessata dal progetto oggi presenta un livello di sicurezza stradale
nettamente superiore rispetto a quello interessato dalla presenza della SS693.
Ne discende che la realizzazione del tratto di superstrada fra Vico e
Mattinata non porterà certo un aumento della sicurezza; porterà,
invece, un aumento del numero degli incidenti con un netto aumento
delle vittime.
Ciò che potrà aumentare la sicurezza stradale è lo studio della distribuzione
degli incidenti per individuare i tratti e le cause degli incidenti realizzando gli
interventi necessari ad eliminarli. Un intervento assolutamente indispensabile è
la realizzazione di attraversamenti per la gli animali domestici e selvatici lungo
tutta la rete stradale. Questa tipologia di intervento ormai è presente in tutte le
aree naturali protette in Europa e in America e, associata alle recinzioni lungo
le strade, rappresenta l’unico sistema per ridurre gli incidenti nell’interesse
della sicurezza di chi viaggia e della tutela della fauna.