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PILLOLE DI TECNOLOGIA (2)

PILLOLE DI TECNOLOGIA (2)

Scopo di questa serie di periodici appuntamenti, concordata con la Direzione di Fuoriporta. Fuoriporta online e Fuoriporta giornale sono gli unici mezzi di cui disponiamo, a Vico del Gargano, per comunicare con i nostri concittadini in modo da mettere in risalto i molteplici campi che possono e, senza dubbi debbono, essere motivo di pubblico dibattito. Sia con l’intenzione di informare che quella di criticare, certo con le forme ammesse dal garbo che ciascun relatore deve avere, con i suoi lettori.


Quale migliore occasione, per introdurre l’evoluzione intellettiva dell’uomo, se non quella di impiegare il pensiero di un uomo di grande valore nato nel 383 (Avanti Cristo!): Aristotele. Così spiegava la tecnica (tekne):

La "tekne" sembra essere molto vicina all'esperienza, ma in realtà comporta l’accoglimento della realtà universale, cioè l'acquisizione del «che» e del «perché». Da questi singoli casi si trae una verità di carattere generale: di «che» si parla? e «perché» in tutti quei casi va così? Nel caso della medicina parliamo di eziologia, perché si usa una determinata cura, se si sa calare l'universale nel particolare è già una buona cosa: perché se io ho un'ottima conoscenza dell'universale (che ho ottenuto studiando sui libri), ma poi non so calarla nel particolare, la mia conoscenza è inutile ed è inutile che la impieghi. Infatti, la tekne per Aristotele non rappresenta il livello più alto del sapere perché è subordinata in ogni caso a fini diversi della conoscenza: è dall'esperienza che si genera la tekne , ma l'esperienza non è ancora tekne pura : la tekne è infatti caratterizzata dall'avere come oggetto della propria conoscenza l'universale : la medicina raggiungerà il livello di tekne e, quindi, non più di semplice esperienza, quando sarà in grado di discernere che una determinata cura non sarà benefica solo per Socrate e Platone (è Aristotele che parla) ma per qualsiasi altra persona che sia affetta dalla medesima malattia.

Questo è il primo passo per comprendere quanto importante sia capire quando la tecnologia può, e deve applicarsi alla pratica per accedere alla conquista di esperienze sempre più comprovate e tali da concederci di elevare la nostra conoscenza a vette elevate.

A noi ghiotti di capire l’informazione e non di doverla utilizzare sarà sufficiente avere delle basi che semplifichino la materia e ci consentano di seguirne con sufficiente comprensione la sua evoluzione.

Diamo un’occhiata tecnologica al “lavoro a distanza”. La pandemia ha accelerato la trasformazione e l’utilizzo del “digitale”, di ogni cosa che tratti quel mondo e, essenzialmente, di come la stessa tecnologia influenzerà il futuro nel campo degli affari e dell’economia mondiale negli anni a venire. Va messo in evidenza il fatto che, di conseguenza, tutto ciò influenzerà anche e sostanzialmente anche il modo di vivere e di reagire di tutti noi. Insisto su questo ultimo aspetto in quanto ritengo che sia necessario essere a conoscenza di aspetti che sembra non ci riguardino e che, invece, ci toccheranno personalmente!

Il terribile 2020 se ne è andato lasciando al 2021 la soluzione di molte promesse da dover risolvere:

· Quale sarà il normale svolgimento del lavoro e come si svilupperà la collaborazione tra I vari settori che il lavoro stesso richiede?

· Le imprese come utilizzeranno le nuove tecnologie al fine di mantenere viva la cultura?

· I progetti tecnologici saranno gestiti in maniera differente da quelli usuali del passato?

· Quale sarà l’impatto che le imprese avranno con la discussa, temuta ma purtroppo in arrivo “era 5G” (1), della tecnica “cloud”(2) e dell’”automazione”(3)?


(1) 5G rappresenta la quinta generazione della tecnologia cellulare. È stato progettato per incrementare la velocità, ridurre la latenza e migliorare la flessibilità dei servizi wireless. La tecnologia 5G ha una velocità di picco teorica di 20 Gbps, mentre la velocità di picco di 4G è solo 1 Gbps. 5G promette inoltre una latenza inferiore, il che può migliorare le prestazioni delle applicazioni aziendali, oltre a quelle di altre esperienze digitali (quali online gaming, videoconferenze e sistemi di guida senza conducente).

(2) cloud (termine inglese che significa nuvola e che in italiano si pronuncia clàud) che non è altro che uno spazio di archiviazione dati personale, chiamato talvolta anche cloud storage, che risulta essere accessibile in qualsiasi momento ed in ogni luogo utilizzando semplicemente una qualunque connessione ad Internet.

(3) Automazione l’impiego di un insieme di mezzi e procedimenti tecnici che, agendo opportunamente su congegni o dispositivi, assicurano lo svolgimento automatico di un determinato processo, il funzionamento automatico di un impianto industriale, di un servizio pubblico


Il 2020 ha accelerato la digitalizzazione di molti aspetti del mondo degli affari, nel suo intento di ricorrere al lavoro remoto ed alla conseguente trasformazione digitale. Il cambiamento è stato improvviso e “spietato”, tanto che oggi, all’inizio del 2021, ci poniamo la domanda: “cosa comporterà tutto ciò?

Chiaramente una nuova normalità tra lavoro e collaborazione. Migliorerà la collaborazione tecnologica, una maggiore attenzione alle modalità di lavoro ibrido ed alla continuità degli agganci al mondo degli affari come il calcolo sul cloud che rimarrà. Non ci sono dubbi che il lavoro diverrà sempre più remoto. Ci sono troppi benefici economici al lavoro remoto. Le imprese contano molto sul lavoro remoto e questo verrà ingaggiato in moltissimi casi e ne manterranno la produttività.

Sicuramente il mercato dei PC e le sue alleanze con le imprese tecnologiche rinnoveranno I loro rapporti verso la nuova “normale” attività. Conosciamo già quali sono gli aspetti da risolvere: l’esperienza dove le persone siano tipicamente presenti in una stanza. Pensate ai laboratori, ai prototipi ed alle innovazioni che già sono in elaborazione. Forse il 2021 porterà un maggiore sviluppo alle aumentate e virtualmente reali strategie delle imprese.

Senza dimenticare che nel frattempo le imprese tecnologiche si troveranno impegnate nella definizione e risoluzione di alcuni fondamentali problemi che li hanno già impegnati e che attendono nuove ed efficaci implementazioni.

Ne affronteremo quattro che sono basilari ed ormai in pentola!

(1) Il calcolo quantistico ed il primo personal computer quantistico

(2) Le stampanti 3D tra imprese e persone.

(3) La transizione tra la memorizzazione locale ed il cloud

(4) L’automazione e l’intelligenza artificiale.


Pino Chiucini



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