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Quale progetto di sviluppo del Gargano? (3)

Il professor Philippe Royer, termina la sua lunga e dettagliata idea di sviluppo del Gargano con la solita lettera in redazione, che pubblichiamo:


850.000.000 € per la costruzione della nuova superstrada. Prima il prolungamento della strada statale 693 fino alla strada statale 89 (9 km, costo?). 100.000.000 € per la riprogettazione di tutte le strade garganiche. 20.000.000 € per la progettazione di fattibilità… Nuova proposta: Vico – Vieste (7 gallerie, 4 viadotti, 17,8 km). 366.000.000 €: 20.000.000 € per ogni chilometro! Questo percorso registra 1.500 veicoli al giorno in inverno (1 veicolo al minuto), 6.500 in estate (4,5 al minuto)! La mia testa gira… Ci sono tanti altri lavori da fare per il benessere della popolazione, dell’ambiente e per lo sviluppo delle piccole e medie imprese. Il 16/09/2020 gli ambientalisti bocciano il progetto: «Non è questa la strada giusta. Si alla messa in sicurezza dell’esistente». Finalmente il buon senso!

Adesso devo fare un aggiornamento. Caro Carlo, devi leggere bene il contenuto dell’articolo 1. Ho detto: «… questo turismo di massa crea un lavoro per gli abitanti giusto e legittimo… Il Gargano ha bisogno anche di un turismo di qualità, a dimensione umana…». La sua superficie: 65km per 45 km!

Oggi il problema è capire se i politici hanno la voglia e la volontà di controllare questi flussi turistici per lasciare respirare il Parco Nazionale e impedire la sua distruzione. La mia risposta è no! Questo santuario, quindi, sarà distrutto tra 25 – 30 anni. I politici locali dicono che non sarà così. Conosco bene la natura umana: l’appetito vien mangiando, ancor di più con la giusta apertura dell’aeroporto di Foggia. Siete pronti a danneggiare ln nostro territorio giocando ancora una volta all’apprendista stregone, nonostante le lezioni del passato? Sapete bene, caro Presidente del Parco, che l’equilibrio tra ambiente e attività umana non esiste! La prova è davanti ai vostri occhi, questa superstrada romperà l’ecosistema, la biodiversità della natura e il turismo di massa asfissierà e ucciderà l’equilibrio fragile del Parco. Guardate lo stato del nostro pianeta e gli effetti della vostra modernità: il riscaldamento globale (2100: + 2,4,5 gradi?), l’inquinamento dell’aria (CO2, gas effetto serra), del suolo (pesticidi, diserbanti), del mare (microplastiche), la deregolamentazione climatica e le sue conseguenze (alluvioni, bombe d’acqua …) la scomparsa delle specie di animali selvatici, la progressione della Xylella verso nord (2 km al mese) …

Ho sentito dire: «Questo progetto è ambientalmente sostenibile». Questa opinione non è corretta: gallerie, viadotti, vincoli paesaggistici violati, ulivi secolari abbattuti, macchia mediterranea sradicata… all’interno di un Parco Nazionale! Un disastro ambientale!

Questo progetto sembra logico per sviluppare l’economia di un territorio, almeno in apparenza. Queste opere gigantesche, forse, sarebbero state accettate 50, 60 anni fa – il tempo del re cemento armato – quando la nostra mente era ancora spensierata, ignara dei pericoli, abbagliata dalla forte crescita economica, quando era possibile trasformare un Parco Nazionale in un nuovo parco divertimenti Disneyland. Oggi il contesto climatico, ambientale e culturale è cambiato radicalmente. Siamo tutti informati sui danni passati (e attuali) di una certa attività umana che troppo spesso è stata irresponsabile e questo scenario si ripete senza posa. Cari lettori, dopo questa superstrada verrà il tentativo di urbanizzazione della costa del Parco. L’argomento sarà incontestabile: il turismo è cresciuto così tanto che le strutture ricettive sono insufficienti! La porta all’arbitrio è aperta: privatizzazione della costa, deturpazione dell’ambiente, riduzione dello spazio pubblico, abusivismo edilizio… Dobbiamo capire tutti adesso che il rispetto della natura è essenziale per la sopravvivenza dell’umanità! Dobbiamo proteggerla!

Quale benefici può generare questo progetto? (Sto facendo l’avvocato del diavolo)

1. Facilitare la viabilità, la mobilità di un certo numero di garganici e dei turisti. Oggi, però, la frenesia della velocità stradale non è più un criterio di modernità. Ogni giorno 9 persone muoiono a causa di un incidente e altre 665 rimangono ferite. In tutto, nel 2018, le vittime sono state 3.334 (Il Sole 24 Ore, 23/11/2019).

Dopo una stagione estiva ricca e faticosa (3 mesi), i comuni del Gargano ritrovano la loro tranquillità. Ogni paese ha la sua economia che gira tutto l’anno e che permette alla sua popolazione di godere di tutti i servizi indispensabili. Ogni paese ha la sua autonomia, il suo ritmo stagionale. Lo spostamento tra comuni esiste (lavoro, mercato …) però non è importante: 1 veicolo al minuto in inverno, 4,5 in estate.

È un peccato che nessuno abbia pensato alle scomodissime strade Vico – Peschici… San Giovanni Rotondo (45’ – 54 km/1h16’ – 65 km) per facilitare il trasporto dei malati, dei feriti, visite prenotate… verso l’unico ospedale del Gargano.

Ho sentito dire: «Alcune strade sono scomode». Penso che la rete stradale del Parco non impedisce la mobilità, impedisce una certa velocità (prevenzione naturale). È la volontà lucida di proteggere l’ecosistema e le caratteristiche morfologiche del territorio che hanno condizionato il percorso della rete esistente, a misura d’uomo… E facilitare anche il lavoro dei contadini… Queste strade sono state ben integrate nel paesaggio protetto. È vero che la cattiva manutenzione dei due lati delle scorciatoie a Vico restringe il passaggio delle macchine, ma è il comportamento umano disinvolto che crea il problema. Una soluzione semplice esiste: pulire!

Oggi questa rete ha bisogno soltanto di una buona messa in sicurezza e con questo leggero “lifting”, perfettamente assimilato dall’ambiente, la scoperta del territorio sarà ancora più bella, sicura, attrattiva… Dobbiamo lavorare con la natura, non contro di essa! È pericoloso anche cercare di disciplinarla!

2. Attirare il turismo di massa (2/3 mesi all’anno) e creare lavoro. Questo turismo esiste già a Peschici e Vieste: 5 milioni, forse di più. L’ambizione di alcuni vuole asfissiare l’ambiente con 5 milioni di turisti in più? Il Parco è un fazzoletto da taschino!

Dicono anche che vogliono portare i comuni garganici fuori dal loro isolamento. Cari politici, il Parco non è mai stato e non sarà mai una riserva amerindia. Invito queste persone a passare qualche giorno di vacanza a luglio o ad agosto a Peschici o a Vieste (18.347 abitanti insieme). Forse non hanno voglia, troppa confusione. Il 15/08/2020 sono state presenti 100.000 persone nel territorio di Vieste. Strano per una città che soffre d’isolamento, senza strade veloci… tutta la popolazione di Lecce a Vieste. Non voglio pensare alla qualità dell’acqua di balneazione.

3. Sviluppare l’attività economica. Dove? Quando? Quest’attività esiste già. Grazie all’impegno della giunta comunale attuale, Vico, in 2 – 3 anni, ha conosciuto una crescita incontestabile (pianificazione dello spazio pubblico, rifacimento dei marciapiedi, gestione dei rifiuti, attraenti negozi, servizi di qualità, bar…). A Vico abbiamo tutto per l’intero anno! Inutile andare fuori. In questo contesto, Vico attrae anche molte persone dal circondario. Mancano soltanto un ospedale pubblico (che abbiamo già) con nuove tecnologie e una casa per anziani. La decisione di dare la chiave d’accesso del Parco può provocare lo spostamento dell’attività economica verso Vieste non solo d’estate, ma anche fuori stagione: può causare danni importanti al commercio e rovinare il fragile equilibrio dell’economia locale. Il pericolo è di fare di Vico una città di serie b (economia, cultura).

Adesso un po’ di buon senso. Il Gargano non è un prodotto da consumare velocemente e poi buttare. Questo territorio magico, ancora misterioso, viene scoperto e gustato con rispetto, attenzione… il Gargano non ha bisogno del cemento armato per attrarre il turista. È la sua incredibile bellezza naturale, selvatica, unica che attira, il suo sole caldo, il mare, la ricca cultura dei suoi paesi, le feste patronali e religiose celebrate durante tutto l’anno, il suo patrimonio Unesco, le sagre, i festival di teatro e musica, i ristoranti di qualità, la buona pizza, la paposcia, i bar, le discoteche rinomate, i centri storici… Cari garganici, dovete essere orgogliosi della vostra terra e proteggerla! È urgente. Questi politici, credendo di prendersi cura del nostro benessere e dello sviluppo del Parco, sono pronti a sacrificare consapevolmente questo ambiente unico ed eccezionale. Il loro rapporto con la natura è ancora quello del passato, basato sulla forza e sul dominio: considerare la natura come un oggetto da plasmare per il proprio uso. Un po’ di umiltà! Siamo soltanto un elemento fragile, costitutivo ma non necessario per questa natura! Ho pensato un attimo che queste persone non fossero sensibili al loro ambiente di vita! Impossibile!

Recentemente ho incontrato una coppia di australiani a Vico. Per curiosità ho chiesto loro perché avessero scelto il Gargano. «Abbiamo osservato una mappa dell’Europa e abbiamo visto che questo è l’unico territorio ancora verde. Siamo stati sedotti». Una lezione per noi: non toccare l’integrità del Parco.

Oggi, cari lettori, la crescita verde è il nostro futuro perché questo nuovo modello, ecoresponsabile ed ecosostenibile, sviluppa prima di tutto l’economia locale, consente alla popolazione di aumentare il proprio livello di comfort e di benessere e preserva l’ambiente per le generazioni future. Consumare i prodotti locali, partecipare ancora più attivamente alla raccolta differenziata, riciclare, fare il nuovo con il vecchio! Ciascuno di noi diventa responsabile del nostro futuro comune.

Grazie per la vostra attenzione

Philippe Royer



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