Quale progetto di sviluppo del Gargano? (4)
- Comunicato stampa
- 11 nov 2020
- Tempo di lettura: 7 min
Ultima parte del lungo intervento del prof. Philippe Royer, che Fuoriporta ha ospitato in quattro puntate. Molte le testimonianze di apprezzamento e di stima per il "garganico" acquisito ma nessuna replica. Noi della redazione, siamo sempre disponibili al confronto e al dibattito. Chiunque volesse esprimere la sua tesi in accordo o disaccordo con il prof. Royer, può sempre scriverci.
Quale progetto di sviluppo del Gargano? (4)
Dall’Australopiteco all’Homo Sapiens Sapiens, quale cammino percorso! Dal “comunismo” primitivo alla nascita della proprietà privata nel Neolitico e alla sua difesa, uno dei principi fondamentali del liberalismo economico, che sconvolgimento! E poi nel corso dei secoli tanti progressi tecnico-scientifici fatti per l’umanità: macchina da scrivere, lampadina, aereo, computer, vaccini, automobili, rivoluzione industriale…
Con lo sfruttamento e il consumo eccessivo di risorse naturali (combustibili fossili, sabbia, rocce…), il nostro modello di sviluppo, senza fiato, ha generato oggi una crisi ecologica senza precedenti: cambiamenti dell’ecosistema, esaurimento dei suoli, riscaldamento globale, inquinamento, crescenti disuguaglianze. Oggi, alcune persone incoscienti, non hanno ancora capito bene lo stato disastroso del nostro pianeta e il nostro futuro molto incerto e preoccupante.
Cari lettori, dobbiamo cambiare subito il nostro modello di sviluppo e continuare la nostra strada con il consenso, l’appoggio, l’aiuto della nostra Madre Natura. Comunque, non abbiamo scelta!
Quali sono i costi da pagare per fare “uscire” il Gargano dal suo isolamento?
● Distruzione dell’ecosistema, della biodiversità, disastro ambientale (soprattutto il versante nord del Parco). Un Parco è un santuario. Questo concetto non può essere “ritoccato”. È la porta aperta all’arbitrio. Urbanizzazione…
● Impatto irreversibile sul patrimonio immobiliare – privato, commerciale – di molte famiglie (proprietari di case, terreni, uliveti…). Impatti psicologici.
● Prezzo (inaccettabile) da pagare: 854.000.000 € per un progetto inutile (un veicolo al minuto in inverno, 4,5 in estate). Tante famiglie non hanno ancora oggi l’acqua potabile in casa. Nel luglio 2010, l’ONU ha dichiarato che il diritto all’acqua sicura e pulita è un diritto fondamentale ed essenziale per le popolazioni. A Vico abbiamo una zona artigianale che si sta sviluppando e che lavora… senza acqua potabile. È surreale! L’Europa è pronta ad aiutare questo progetto. Portare l’acqua intorno ai centri urbani significa permettere ad alcuni cittadini di sviluppare il loro progetto di vita in campagna. È lottare contro l’esodo rurale, favorire la buona manutenzione di una parte del territorio troppo spesso abbandonata e promuovere il restauro del patrimonio immobiliare rurale.
● Aumento dell’inquinamento (CO2, gas effetto serra), riscaldamento globale, consumo di suolo, microplastiche… Sapete che ingeriamo fino a 5 grammi di plastica a settimana?
● Cattive abitudini del turismo di massa: rifiuti, rispetto della natura…
● Amplificazione dei problemi reali del promontorio: depurazione delle acque, gestione dei rifiuti, qualità dell’acqua di balneazione… (articolo 1).
● Rischio di spostamento dell’attività economica locale verso Vieste e i suoi danni. Alcuni imprenditori sono già pronti a muoversi…
● Perdita dell’identità garganica (tradizione, cultura)! È incosciente e pericoloso “toccare” l’organizzazione antropologica (secolare) sociale e culturale di un territorio autentico. Sapete che dove la vita materiale è molto povera, al di fuori della nostra società dei consumi, le lingue sono di una ricchezza prodigiosa? È una lezione per noi “civilizzati”. Dove giunge il cemento armato arriva la civiltà o l’inciviltà? Capisca chi vuol capire - È l’isolamento naturale di un Paese che ha creato e mantiene la sua ricchezza e che impedisce lo sviluppo di una certa modernità distruttiva sul suo territorio. Voler collegare con velocità i comuni del Gargano (pretendere di farli uscire dal loro isolamento) significa distruggere l’organizzazione secolare del territorio, squilibrare le fragili economie locali e far sparire l’identità di ogni paese. In questo contesto autentico, protetto, costruire una strada veloce vuol dire introdurre un elemento esterno, estraneo, disturbatore che indica un certo modello di sviluppo economico e le sue conseguenze (velocità stradale, turismo veloce, danni ambientali e paesaggistici… scomparsa di particolarità locali, uniformizzazione delle pratiche culturali…): è come fare entrare il lupo nell’ovile. La priorità, oggi, è invece proteggere la singolarità di ogni paese, le tradizioni locali, la diversità culturale… le sue radici. Basta con la pressione continua di questa modernità cieca che macina ovunque l’ambiente, rifiuta le differenze, formatta i comportamenti, generalizza il pensiero unico. Lasciamo svilupparsi naturalmente il Gargano. Ha altre risorse oltre a gallerie, viadotti e cemento. Affidiamoci alla creatività innovativa delle piccole e medie imprese locali, il sangue del Gargano. Ogni anno, nel mondo, 25 lingue si spengono. 25 comunità. 25 finestre aperte sul mondo, 25 culture. Perché? Come? Che fare? A volte alcune rinascono. Saremo in grado di scongiurare il pericolo della standardizzazione che ci minaccia? Si stima che oggi ci siano tra 3.000 e 7.000 lingue parlate. Fate il conto nel 2100…
L’impegno di un politico è di informarsi sul futuro, capirlo, pianificare le strategie e agire di conseguenza. Nel 2100 (nel corso del secolo), l’Italia, se il suo tasso di fecondità (1,29 – ISTAT 2018) resterà lo stesso, perderà la metà della sua popolazione che crollerà dai circa 60.000.000 di abitanti ai 30.000.000. Questa nuova situazione è un incubo, una priorità assoluta, una sfida per i politici. Quale futuro per il Paese? Come affrontare questo disastro e le sue conseguenze? Turismo di massa o immigrazione di massa?
Al mio ex amico Peppino che ho perso durante questa avventura chiedo: «Come potresti definire il comportamento di alcuni politici che piuttosto che lavorare con trasparenza hanno nascosto e negato l’esistenza di questo progetto? Hanno lasciato tanti abitanti nell’insicurezza, senza informazioni per più di 6 mesi; pensano che i cittadini siano ignoranti? – Un muro di silenzio! – Pensiamo per voi, non dovete preoccuparvi di nulla. Peppino, come potresti qualificare questo atteggiamento? Irrispettoso? Offensivo? Umiliante? Devi sapere che il diritto all’informazione è fondamentale in democrazia. La libertà di parola anche. In filosofia è vero che lo Stato è l’unico detentore del monopolio della violenza legittima, però, a livello comunale… un po’ di umanità, di comprensione, di rispetto! B. Franklin (XVIII secolo, uno dei Padri fondatori degli Stati Uniti) diceva già: «La democrazia è 2 lupi e un agnello che votano su cosa mangiare a colazione. La libertà: un agnello bene armato che contesta il voto».
So che le mie posizioni danneggiano una parte della mia rete sociale, però anche difendere le famiglie colpite da questo progetto sterile e il futuro del Parco è molto più importante. E poi è più adulto esprimere la propria opinione pubblicamente che nasconderla, tacerla o essere indifferenti.
Cari lettori, questi articoli non sono l’espressione della nostalgia per un passato “perduto” o del rifiuto della “modernità”. È un grido d’allarme di un cittadino che dice: «Fermate il saccheggio della nostra casa madre. Basta. Lei soffre e finirà per agonizzare!». Avete visto il comportamento simpatico di alcuni animali durante il periodo di confinamento? Cari difensori del progetto state camminando nella direzione opposta al progresso.
Il Gargano, oggi, è davanti ad una scelta di crescita:
● Uno sviluppo classico del passato con i suoi danni e i suoi pericoli conosciuti, continuando a negare la realtà ambientale e ad assistere disperatamente per quasi 50 anni al disgregamento del nostro vecchio mondo, all’agonia del nostro modello di sviluppo. Invito gli scettici del clima ad informarsi leggendo l’ultimo rapporto IPCC. Se avessimo un po’ di umanità per le generazioni future, tutta la società dovrebbe oggi appropriarsi di questi problemi giganti e i politici dovrebbero assumersi le proprie responsabilità. Il riscaldamento è inesorabile, c’è un’accelerazione dei processi. Le previsioni, le nuove simulazioni climatiche sono allarmanti. L’equilibrio del pianeta è minacciato dalle emissioni di gas serra legate alle attività umane. Sappiamo cosa dobbiamo fare: cambiare il nostro modello di sviluppo, orientare l’economia su nuovi progetti ecosostenibili. L’impegno dei politici non è di creare il lavoro, ma di favorire le condizioni di uno sviluppo nuovo: aiutare le iniziative individuali e collettive, privilegiare le innovazioni e le tecnologie del futuro. Devono rimboccarsi le maniche e mettere tutte le proprie energie al servizio di una nuova società da costruire: più verde, più giusta, più democratica. Che bella sfida! Forse è arrivato anche il momento di riconsiderare l’equilibrio economico tra i due pilastri del libero scambio – domanda e offerta – e di ridefinire oggi i concetti di bisogni fondamentali, reali e desiderati. Questo è un altro discorso! Il concetto di uso razionale.
● Uno sviluppo ecosostenibile del XXI secolo – la crescita verde – rispettoso della natura, delle persone, del loro ambiente, pieno di promesse e di novità. Il Gargano come modello di economia verde a livello nazionale ed internazionale? È possibile! È solo una questione di volontà politica, nel rispetto prioritario per una natura da preservare e senza demagogia.
Siamo fortunati sul Gargano perché questo territorio, come tutta la provincia di Foggia, presenta una varietà di risorse umane e naturali incredibile: non solo il turismo estivo sulla costa, religioso o rurale, ma anche il settore agroalimentare. Sono già tanti i progetti esistenti (piccole e medie imprese) da aiutare a svilupparsi (mercato locale, nazionale, internazionale, partecipazione a fiere): produzione di conserve, marmellate, salse, succhi (nessuna aziendali produce sul territorio), arance, limoni, formaggi, salumi, castagne, carrube, paste, taralli, vini, olive, olio… Pietra, pannelli solari, fotovoltaico, isolamento termico… Conoscenze e competenze! Anche la produzione di concimi naturali, di combustibili per il riscaldamento domestico e industriale: sansa di olive esausta, noccioli di olive macinate, gusci macinati di mandorle, noci, nocciole. Questi combustibili sono una delle soluzioni più realistiche per ridurre le emissioni di CO2 di venti volte rispetto al gas naturale. Perché importare i sacchetti di pellet da Austria, Montenegro, Canada o Svizzera quando abbiamo la Foresta Umbra da gestire con intelligenza e sostenibilità? Non è possibile il riciclaggio dei rifiuti in legno, trucioli, segatura, rami morti? Recupero, trasformazione, valorizzazione (partenariato pubblico-privato). Perché non riaprire alcune segherie? Sapete che i falegnami e gli ebanisti del posto devono lavorare con legno russo, slovacco, svedese o francese?
Come dice il giovane sociologo–filosofo Edgar Morin (età 99 anni): «Adesso è il momento di cambiare strada (le 15 lezioni del coronavirus) … La necessità di un nuovo umanesimo». La riconversione ecologica.
I popoli della Terra oggi senza punti di riferimento, spinti dal Covid-19 e delusi dalla globalizzazione, hanno bisogno di un futuro comune: l’economia verde ecosostenibile è arrivata al momento giusto per federare tutta l’umanità su un destino, un progetto mondiale finalmente pacifico!
Il Gargano è un bene comune, pubblico. Deve essere accessibile a tutti con moderazione e saggezza perché il suo equilibrio è molto fragile. Un giorno, se Dio vorrà, tutto questo territorio sarà dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità perché questo “fazzoletto da taschino” diventerà un eccezione, un modello da seguire per la conservazione del patrimonio. E le generazioni future, stupite, esclameranno: «Come hanno potuto resistere al bulldozer della modernità cieca, rifiutando lo sviluppo distruttivo? Sono stati bravissimi a nuotare contro corrente come i salmoni!». Rispettare l’ambiente è proteggere la specie umana! Il 2021 vedrà a Marsiglia l’organizzazione del Congresso Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN), il più importante evento sulla biodiversità e sugli ecosistemi (il loro allarmante declino e le soluzioni da attuare). L’Italia parteciperà: il Ministero dell’Ambiente e gli ambientalisti saranno presenti. Da seguire con grande attenzione!
Cari lettori, il patrimonio umano, naturale e culturale del Gargano e la nostra Madre Natura, senza possibilità di difendersi, avevano bisogno di un avvocato. Ho provato ad esserlo io perché questo territorio è un diamante che non accetterà il taglio. Spero di essere stato, come tanti altri, utile e degno di questa funzione. Umiltà, rigore, umorismo. Grazie per la vostra lunga attenzione. Un professore che ama questo paese bellissimo e che sogna un Gargano ancora più verde.
Philippe Royer

Comments