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Immagine del redattoreComunicato stampa

Solidarietà al sindaco D'Arienzo

Una bottiglietta di benzina ed alcuni proiettili sono stati fatti trovare quest’oggi sul cofano della automobile del sindaco di Monte Sant’Angelo, Pier Paolo D’Arienzo, parcheggiata vicino al Palazzo comunale, ove come primo cittadino stava lavorando per il bene della intera comunità. Non possiamo assolutamente tacere davanti a questo ennesimo atto intimidatorio a danno di chi cerca di adempiere al proprio compito istituzionale al servizio di tutti con trasparenza e legalità.

Al giovane sindaco, cui va tutta la mia vicinanza, raccomando di non temere la mano vile e assassina della mafia: si sente padrona, ma in ogni atto che compie dimostra di essere perdente!

“Tra noi, la cultura della minaccia corrisponde all’agire della mafia e della criminalità organizzata in genere, e la paura è la risposta omertosa e malata della società civile, che pensando di difendersi, si dà per sconfitta di fronte al male”. Queste parole scritte insieme ai confratelli Vescovi di Capitanata mi sono risuonate nel cuore dinanzi alla notizia di questo ennesimo atto intimidatorio e come Pastore di questa Chiesa dell’Amato Gargano non posso non far risuonare ancora una volta le parole del profeta Isaia “per amore del mio popolo non tacerò” (Cfr Isaia 62,1).

Sì, non possiamo tacere oggi davanti a questo atto intimidatorio a danno del sindaco D’Arienzo cui va tutta la mia personale solidarietà e di tutta la Chiesa Diocesana. Il lavoro di un sindaco in un momento storico particolare per la nostra terra, in cui proliferano i Comuni sotto il riflettore di analisi di possibili infiltrazioni mafiose, richiede coraggio, competenza e determinazione. Ma ne siamo più che certi: nelle nostre belle cittadine garganiche non ci può essere più posto per chi vuole o sa usare solo la violenza per i propri personali interessi.

Al Sindaco di Monte Sant’Angelo e a quanti si impegnano quotidianamente dentro e fuori le istituzioni, ad ogni titolo e grado, per la lotta alla trasparenza e legalità, dico: coraggio, è la strada giusta!

Sì, lo è per davvero, ne abbiamo conferma da più parti.

Non saranno gli atti intimidatori a fermare un movimento di rinascita che tanti dal basso nelle nostre terre chiedono, ed anzi confermano che siamo sulla strada giusta, per aver toccato con la nostra attenzione punti e situazioni dolenti, per aver imparato a ben distinguere, per sapere da che parte stare avendo decisamente “imboccato la strada dell’educazione e dello sviluppo della Legalità, nonché quella del mantenere alta la lotta alle mafie”.

Coraggio, sindaco D’Arienzo.

Coraggio a tutti voi operatori di pace, legalità e trasparenza.

Coraggio, andiamo avanti, siamo sulla strada giusta!


p. Franco Moscone crs

Arcivescovo



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