Tutti giornalisti per un giorno al "Virgilio" di Vico del Gargano
Il noto giornalista Fabio Angelicchio, inviato del canale televisivo "La 7", alla presenza della dirigente scolastica dell’IISS “Publio Virgilio Marone” di Vico del Gargano prof.ssa Maria Carmela Taronna, si è intrattenuto con gli alunni delle classi IV e V iscritti ai diversi indirizzi di studio per la formazione di orientamento in uscita.
Angelicchio lavora nella redazione de “La 7” come conduttore del telegiornale e della rassegna stampa.
Ha dedicato una parte importante della sua brillante carriera alla realizzazione di servizi e resoconti dai luoghi del mondo interessati da fenomeni bellici, rivoluzionari o terroristici su larga scala.
Ha trascorso due mesi a Baghdad per raccontare la guerra in Iraq del 2003, l’attentato di Nassirya, la cattura di Saddam Hussein, le elezioni politiche e molto altro ancora. E’ stato inviato in Tailandia in occasione dello tsunami, in Spagna per gli attentati di Madrid alla stazione e per le elezioni politiche in Francia.
E’ stato corrispondente in Afghanistan, in Africa, in Gran Bretagna, nell’Est dell’Europa e negli Stati Uniti per commentare gli eventi politici. Specialista nelle dinamiche di politica internazionale, ha scritto e testimoniato notizie da Israele e Territori Palestinesi, Siria, Libano e Giordania, Yemen, Oman e dai paesi della penisola arabica.
E’ stato in prima linea da Leopoli, in Ucraina.
Quando può, al ritorno dalle sue “missioni”, lascia i bagagli ancora nelle valigie e viene in vacanza a Vico del Gargano “un paese meraviglioso”.
Anche perché suo padre è nato a Vico, qui vivono zii e cugini, questi sono i luoghi della sua infanzia che conosce molto bene.
Intervistato da Michele Lauriola, direttore del periodico locale “Fuoriporta”, sui temi della comunicazione e della formazione giornalistica, anche alla luce della sua esperienza di inviato di guerra nel recente conflitto in Ucraina, ha affrontato diverse tematiche raccontando la sua esperienza di fronte ad una platea di studenti e docenti.
Gli alunni gli hanno rivolto alcune domande, interessati da questa affascinante e avventurosa professione.
Durante l’incontro, i presenti hanno apprezzato l’invito dei giornalisti in aula che li hanno esortati a non dare mai per scontato e sottovalutare le occasioni offerte dalla scuola a tutti i livelli: uno stage, un incontro, i viaggi d’istruzione, le visite guidate, le diverse opportunità formative, le sperimentazioni.
Gli alunni sono stati piacevolmente sorpresi dall’incontro che si è rivelato cordiale e in alcuni momenti confidenziale, grazie alla disponibilità di Angelicchio.
La sua fierezza nell’essere garganico di origine ha sicuramente contribuito a creare con loro la giusta empatia senza barriere o distacco.
Il direttore di Fuoriporta al termine dell’incontro lascia spazio ad un simpatico aneddoto che ha coinvolto la famiglia di origine di Fabio Angelicchio, raccontando di una sua intervista allo zio del giornalista, Monsignor Francesco Angelicchio, dopo che Papa Giovanni XXIII lo nominò a capo del Centro cattolico cinematografico.
Ed è proprio il prelato, critico cinematografico, amante come lui di Vico del Gargano e dei suoi prodotti tipici enogastronomici di cui andava ghiotto, tra i tanti i “lampasciun”, al centro della storia.
Mons. Angelicchio, come consuetudine, si occupò di selezionare un film in videocassetta che consegnò al Papa in prima serata.
Tornato in stanza si accorse di aver sbagliato titolo del film.
Per questo equivoco non dormì una notte consapevole dell’errore commesso.
Il giorno dopo però, il Papa senza perdere la pazienza lo chiamò e gli disse che aveva capito subito l’errore, cestinando il film “sbagliato”, con completa “assoluzione” dello spaventato Monsignore.

