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Intervento del Presidente della Camera Penale di Capitanata sulla Presidenza del Parco Nazionale del


Apprendo da alcune testate che la nomina dell’avvocato penalista Gianni Maggiano a Presidente del Parco Nazionale del Gargano, sarebbe avversata dal WWF Foggia, atteso che il medesimo “potrebbe trovarsi a difendere soggetti accusati di abusivismo o di altri reati contro i quali l'Ente Parco potrebbe essere chiamato ad intervenire” (testualmente dalla testata di teleradioerre).

Ancora, sempre sulla medesima testata, si legge che l’avvocato avrebbe difeso gli imputati nella nota, discussa e famigerata vicenda giudiziaria della palazzina “Roccamare” di Rodi Garganico. E perciò non sarebbe adatto a rivestire il prestigioso ruolo.

Senza entrare nel merito di altre questioni e di comparazioni, pure presenti nell’articolo, che – ovviamente – non ci competono e non ci interessano, mi lascia sgomento un’argomentazione che trova il suo humus nell’assimilazione tra l’imputato ed il suo difensore o, ancor peggio, tra questi ed il reato.

E’ una logica che mi fa orrore perché in linea con il preoccupante ed ingravescente fenomeno che vuole l’avvocato in qualche modo “complice” e tifoso di chi ha il diritto costituzionale di essere difeso.

Così argomentando, un avvocato non potrebbe rivestire alcun ruolo politico!

Ciò contrasta con la storia, che ha visto l’avvocatura sempre impegnata in prima linea nelle grandi e piccole battaglie, politiche e sociali, e - ancor prima - con il buon senso, poiché a nessuno può sfuggire che il professionista che va a rivestire un ruolo, se serio, saprà adeguatamente evitare di porsi in conflitto di interesse con il medesimo.

Avv. Gianluca Ursitti Presidente della Camera Penale di Capitanata


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