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Con gli occhi della Fede


Con gli occhi della Fede, il Santo da 400 anni tra noi, è il volume presentato alla cittadinanza di Vico del Gargano e ai turisti lo scorso 10 agosto in piazza Castello. A presentarlo don Gabriele Giordano, che ha voluto e curato questa miscellanea per onorare San Valentino patrono della città, nella ricorrenza dei 400 anni della sua elezione. Sono intervenuti gli autori dei saggi contenuti nel volume, presente il Sindaco dott. Michele Sementino e le autorità della città. A introdurre e moderare gli interventi della serata culturale, il Direttore di Fuoriporta dott. Michele Lauriola. Il lavoro è stato concepito per onorare San Valentino e lasciare una testimonianza di questo anno giubilare, che la comunità vichese sta tributando al suo Santo patrono. Scorrendo le pagine è possibile percorrere i diversi sentieri di fede e devozione, che rendono ricco il patrimonio culturale di Vico del Gargano. Religiosità popolare e Santo Patrono è una delle chiavi di lettura, che assieme agli studi delle diverse opere d'arte scultoree (a cura del dott. Francesco di Palo) e alle relazioni sui lavori di restauro delle opere ligne e pittoriche (eseguiti dalla dott.sa Maria Elena Lozupone) ci permettono di riscoprire, quanta bellezza i nostri antenati hanno saputo donare alle nostre chiese, facendosi committenti presso gli artisti del tempo. Il saggio sulle Confraternite di Vico del Gargano (del dott. Francesco Pupillo) offre al lettore un'ampia conoscenza sulla storia delle confraternite depositarie di un grande patrimonio di fede e di tradizione della pietà popolare; in particolare l'ultimo decennio sì è caratterizzato per la rinnovata adesione di giovani ai pii sodalizi. Don Luigi Carbone propone una lettura della pietà popolare, che nel suo rinnovarsi deve sempre più armonizzarsi con la liturgia, in modo da guidare e introdurre il popolo ad essa, come richiesto dalla riforma liturgica del Vaticano II e dai successivi documenti della Chiesa sulla pietà popolare. Il testo dell'opera teatrale (di padre Massimo Montagano, portata in scena dal Laboratorio Teatro K) accolta nel volume, propone la ferma testimonianza di fedeltà al Vangelo di Galeazzo Caracciolo, attraverso l'epilogo del dramma familiare vissuto nel castello di Vico del Gargano nell'estate del 1558.


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