Acquazzone...
- Redazione di Fuoriporta
- 21 lug 2023
- Tempo di lettura: 1 min
Giuseppe Armillotta non è solo un giovane attore montanaro, uno dei tanti artisti emergenti nel mare magnum della recitazione e della sceneggiatura.
Giuseppe Armillotta è una sorpresa. Un talento nostrano che ha studiato il linguaggio e la grammatica del teatro e dei suoi meandri reconditi in maniera morbosa, quasi passionale.
Il giovane Armillotta propone una formula di spettacolo intrigante, ricca di poesia e di ricordi.
Partendo da un recente passato riportato in scena con leggerezza e contenuti, si colgono segni di San Menaio, di Andrea Pazienza, di frasi ad effetto, di rime scanzonate, di trucchi del mestiere (che inizia a prendere forma.)
C'è da gustare la sua arte.
Come un gelato all'ombra di un fico.
Due le date a disposizione del pubblico:
22 luglio a Monte Sant'Angelo
5 agosto a Vieste
“Parliamo d’acqua, perché nelle storie più importanti c’è un
elemento della natura. Nelle storie d’amore e nelle storie del
proibito c’è il fuoco, Romeo e Giulietta ardevano tanto quanto
Giovanna D’Arco e Giordano Bruno; nelle storie di famiglia, di
lontananza, di mancanza, c’è la terra che accoglie e che urla
gravida nella nostra pancia, i Promessi sposi
sono terra; nelle storie leggere, quelle un po’ a caso che quando
le finisci ti dimentichi totalmente di cosa parlassero c’è l’aria.
Bene questa è una storia, delle storie anzi che sono come
l’acqua.
L’acqua è un po’ il riassunto dei suoi elementi fratelli o
sorelli. Scroscia furiosa come fuoco, abbraccia come la terra, e
leggera ed incolore se vuole come l’aira.”
Grafica a cura di Elisa Magnani

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