L’ERASMUS+ “30 IS TOO LATE” non si ferma, così come l’IISS “Virgilio” di Vico del Gargano.
I progetti Erasmus+, risorsa essenziale per gli interscambi culturali europei, hanno subìto una battuta d’arresto a causa dell’emergenza Covid -19 con le conseguenti restrizioni alla mobilità fisica.
L’ Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE ha ben pensato, per limitare l’impatto della situazione di emergenza, di far proseguire i progetti già in corso, o iniziarne di nuovi, in modalità virtuale.
Il Virgilio, ancora una volta, è protagonista a livello europeo di iniziative che mirano allo sviluppo delle singole personalità.
Nella settimana che va dal 22 al 26 marzo, i ragazzi del Virgilio saranno coinvolti in attività ed esperienze a distanza con i loro coetanei dei cinque paesi partner inseriti nell’azione di progetto: Turchia, Portogallo, Romania, Polonia e Macedonia.
I meeting si svolgeranno nelle ore antimeridiane per 5 giorni.
Nel corso di queste giornate verrà presentata la scuola e gli indirizzi di studio offerti, i ragazzi si confronteranno sulle proprie esperienze Erasmus+ all’estero degli anni passati, si mostreranno i prodotti e le potenzialità del nostro territorio e la cultura ad esso legata, si proseguirà con un viaggio virtuale tra le bellezze garganiche, gli incontri si concluderanno, ritrovando e ricreando momenti di spensieratezza con le attività ludiche che richiamano il folk e la musica del territorio.
30 IS TOO LATE nasce dall’idea di sviluppare e formare gli alunni a quelle competenze trasversali (soft skills) spendibili nella prospettiva di una carriera post diploma e nel mercato del lavoro.
La socializzazione, la consapevolezza della cittadinanza europea e la costruzione di relazioni, rappresentano un aspetto imprescindibile nella vita e ancor più in quella degli adolescenti.
Per questo, la scuola secondaria di secondo grado e il “Virgilio” in primis, ne sposa l’intento, fornendo gli strumenti per l’acquisizione di tali abilità nella pratica della didattica quotidiana.
L’auspicio è di poter, presto, tornare a vivere la parte più autentica dell’esperienza Erasmus, il viaggio, e che possa ancora aprirci gli occhi sul mondo e permetterci di rientrare con un bagaglio di competenze e conoscenze ricco e solido.
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