La partecipazione del Gargano alle fiere turistiche, tra opportunità e occasioni mancate
- Michele Falco
- 2 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Da anni ormai vediamo e leggiamo della partecipazione del Gargano alle principali fiere di settore turistico, da Milano a Bari passando per eventi internazionali. Ma quali sono i risultati che portiamo a c a s a ?
H a s e n s o a n c o r a partecipare alle fiere di settore?
Le domande sono tante, le risposte da dare altrettante. Le fiere turistiche sono appuntamenti a n n u a l i c h e i n t e r e s s a n o principalmente gli operatori e gli Enti pubblici, ne esistono di diversi tipi, format, grandezza. Sicuramente la partecipazione ad alcuni (non tutti) di questi eventi è importante, forse più eventi di tipo B2B (business e incontri tra aziende). Le fiere principali sono a pagamento, ecco perché scegliere bene questi eventi è importante per l’investimento che un’azienda (o Ente) fa.
Eventi italiani come BIT di Milano o il TTG sono appuntamenti diversi con offerte diverse, così come scegliere tra eventi internazionali come il FITUR di Madrid, WTM di Londra o ITB Berlino.
Eventi diversi che vanno s c e l t i c o n c u r a e s t r a t e g i a commerciale.
Essere presenti è importante ma bisogna scegliere con cura.
Un'altra domanda che ci chiediamo da tempo: ma cosa propone il Gargano a queste fiere? Negli ultimi a n n i a b b i a m o v i s t o u n a partecipazione massiccia di Enti pubblici, a volte in maniera a u t o n o m a , a v o l t e s o t t o i l coordinamento di Pugliapromozione.
Il succo del discorso però non cambia: cosa proponiamo? Leggendo i programmi delle varie conferenze stampa di presentazione, ci accorgiamo che i temi sono quasi sempre gli stessi: il mare bello, la La partecipazione del Gargano alle fiere turistiche, tra opportunità e occasioni mancate Foresta Umbra, la religione, il cibo, eventi quando ci sono. Argomenti importanti, per carità. Ma oggi la verità è che non basta più parlare in maniera autocelebrativa, ma proporre contenuti di un’offerta diversa e più allettante per un mercato in continuo movimento. Esempio. Il turismo straniero ha superato il 40% degli arrivi a livello regionale. Bene, quanti eventi internazionali avremo sul Gargano nel 2025? Pochi, forse. RedBull Cliff Diving a Polignano, Locus festival in Valle d’Itria, Notte della Taranta (itinerante con oltre 40 tappe in provincia di Lecce).
Tu t t i eve n t i d i r i c h i a m o internazionale che spostano migliaia di persone. Il discorso si potrebbe allargare su altri temi poco trattati e p r o p o s t i:
i C a m m i n i , l’enogastronomia, il turismo dei laghi, l’archeologia, bike e tante altre nicchie di mercato importanti ma che necessitano d i p i ù s u p p o r t o e organizzazione. Ne parliamo da tempo ma manca sempre qualcosa di strutturato, salvo piccole eccezioni. Riassumendo: bene quindi la presenza di Enti e operatori in fiere di settore ma che sia fatta con criterio e con contenuti di qualità, soprattutto attraenti per il mercato (il mare va bene, ma poi cosa offriamo di diverso dagli altri territori e come lo vendiamo?). Riflessione a margine. Dati Osservatorio regione Puglia: se il 2024 ha sancito il terzo posto regionale della provincia di Foggia per numero di arrivi e presenze turistiche, allora qualche riflessione dovremmo farla seriamente.
Quello che proponiamo ha portato i risultati sperati? Forse no. E’ il momento di rivedere l’offerta turistica del Gargano e, in questo, si spera soprattutto negli operatori e nelle prossime DMO regionali di prossima costituzione. Il turismo corre, si evolve velocemente, o lo capiamo o saremo sempre più fuori mercato come area turistica.
Michele Falco






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