SI CONSOLIDA L’INIZIATIVA DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER LA CORRETTA APPLICAZIONE DELLA TASSA RIFIUTI
CNA, CONFARTIGIANATO, CASARTIGIANI E CONFESERCENTI, unitariamente presenteranno ai Comuni della provincia di Foggia una proposta di modifica dei regolamenti TARI con la finalità di avere una corretta applicazione della TARI anche a seguito delle modifiche apportate al testo unico sull’ambiente .
“Una delle più significative modifiche recentemente introdotte nel Testo Unico Ambientale
è la revisione delle modalità di assimilazione ai rifiuti urbani di rifiuti speciali provenienti
da attività produttive commerciali ed artigianali. Con queste nuove modalità sono ora
assimilati agli urbani i rifiuti elencati nell'allegato L-quater alla Parte IV del Decreto
Legislativo n.152/2006 e provenienti dalle attività elencate nell'allegato L-quinques.
Un emendamento al decreto sostegni ha spostato questa nuova classificazione al 1°
gennaio 2022, ma ha confermato l’obbligo dei comuni di modificare i propri regolamenti
entro il 30 di giugno e quello delle imprese di comunicare entro il 30 maggio la volontà di
uscire dal servizio pubblico di gestione dei rifiuti”.
La nuova normativa, infatti, abolisce la privativa del servizio pubblico nella gestione di tali
rifiuti e prevede la possibilità da parte dei produttori di conferirli per il recupero ad imprese
private.
Tale opzione ha una ricaduta sull’applicazione della Tassa dei rifiuti solidi urbani alle
imprese artigiane e commerciali, tenuto conto che in caso di opzione nessun servizio
verrebbe erogato da parte del comune in favore delle stesse se non quello di pulizia delle
strade e di raccolta dei rifiuti abbandonati.
Le associazioni di categoria, con spirito di collaborazione, intendono confrontarsi con i
Comuni rappresentando gli interessi delle imprese.
Cosa voglio le imprese?
1° - Una corretta applicazione della normativa, che già prevede l’esclusione dalla
superficie tassibile di quella parte destinata alla lavorazione ed al deposito delle merci;
2° - La possibilità di poter esercitare l’opzione tra servizio pubblico e servizio privato
dopo l’approvazione dei regolamenti comunali e delle relative tariffe TARI
3°- Una leale computazione della componente variabile e della quota fissa della TARI
La tassa sui rifiuti è ormai diventata una imposta patrimoniale non collegata in nessun
modo al servizio erogato, che si somma alla quota non deducibile dell’IMU ed all’Irpef che
matura sui capannoni. In questo modo i Comuni costano alle imprese più dello Stato ed in
periodo di crisi i costi inutili pesano di più.
Contiamo sulla disponibilità degli amministratori ad un confronto e sollecitiamo la
costituzione di tavoli tecnici per giungere ad una regolamentazione condivisa.
CNA FOGGIA CONFARTIGIANATO CASARTIGIANI CONFESERCENTI
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