Un video musicale dal titolo Tarantamuffin
Girato a Napoli e nel Gargano che vede come protagonista Michele
Mangano regista e musicista nonché il famoso cantante di Napoli
Pornoclown oltre alla straordinaria partecipazione Gino Magurno e Gianni
Migliaccio sono direttori musicali, compositori e strumentisti, Giusy
Castigliego polistrumentista ì Danzanova Ballet e dell’artista internazionale
del Senegal Ibou Mboye Gning.
La musica cambia è un progetto che non ha una fine , può e deve arricchirsi di
nuove energie e di nuovi pensieri , perché la musica è infinita così come è
infinita l’anima che la attraversa e che la rende unica.
Il progetto nasce ad opera di Michele Mangano, artista del Gargano e
ambasciatore del folk pugliese nel mondo.Il suo nome infatti oggi appare
inserito nei testi tra i numerosi studiosi della materia, e da anni è ormai
rientrato a far parte di quella ristretta cerchia di studiosi della cultura popolare
del centro-meridione con alle spalle quarant’anni di carriera esportando la
cultura Garganica e Pugliese in trentaquattro stati in tutto il mondo dal 1985
ad oggi come un vero Ambasciatore del Folk Pugliese nel Mondo. Israele,
Stati Uniti, Canada, Grecia, Creta, Africa, Austria, Germania, Ungheria,
Francia, Libano, Cecoslovacchia, Spagna, Belgio,
Svizzera,Albania,Slovenia,Montenegro,Estonia,Lituania,Olanda,Inghilterra,Un
gheria ecc, oltre all’Italia, i Paesi in cui ha esportato con notevole successo il
nostro Made in Italy. Numerosissime le apparizioni sui net-work nazionali ed
internazionali, tra cui la RAI , la CNN e la BBC.Per circa 10 anni ha
collaborato attivamente con RAI UNO, nella trasmissione Uno Mattina , Utile
e Futile, Geo, Bella Italia,Linea Verde ,Pollice Verde, Sereno Variabile,
Domenica In, nonché in vari documentari sul territorio .Oggi collabora con i
grandi musicisti della world music .Ottiene riconoscimenti dal Vaticano, dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché dal Ministero per i Beni e le
Attività Culturali. Questo progetto nasce con Rosario Spampinato”
Pornoclown” conosciuto a Napoli da cui nasce immediatamente un’amicizia
autentica, fatta di intuito con la musica voce e songwrìter napoletano. A 13
anni comincia a scrivere canzoni ed il suo primo amore è per il reggae.
Negli anni collabora con varie crew e, in breve tempo, passione e
determinazione lo portano a suonare in tutta l’italia e a calcare il palco
insieme ad artisti del calibro dei Modena City Ramblers, 99 Posse, Enzo
Avitabile, Tony Cercola, Lampa Dread, Dj Vito War, Junior kelly, Lucariello.
Dopo aver partecipato alla Compilation Napoli United, che raccoglie il meglio
della scena underground napoletana, nel giugno del 2021 pubblica il suo
primo singolo “Il Ritmo Della Patcha” e a Luglio realizza “ Back to the style”” ,
sigla del decennale dell’omonima Jam di writers. Dopo un anno, a giugno
2022, pubblica “Portami lontano” feat Edoardo Bennato e nel frattempo
lavora con Gino Magurno alla realizzazione del suo primo album “Il Circo del
sound” il 17 marzo con il nuovo singolo “Da Taranto a Toronto” feat
Extrapolo, storico leader del gruppo hip hop la Famiglia. Rosario è anche
componente del gruppo Tammores.
I Tammores sono una band capitanata da Gino Magurno e Gianni Migliaccio, entrambi musicisti e compositori con alle spalle varie esperienze discografiche e tanti concerti non solo in Italia.
Il progetto nasce grazie allo spettacolo teatrale T’ammore, del quale Gino
Magurno e Gianni Migliaccio sono direttori musicali, compositori e
strumentisti con Gianni voce principale. T’ammore, ideato e prodotto da Gigi
Caiola, manager del compianto Maestro Ennio Morricone, è stato presentato
per la prima volta al City Center di New York e successivamente al Teatro
Menotti di Spoleto, al D’annunzio di Latina, al Sistina di Roma ed all’Arena
Flegrea di Napoli. Attualmente i Tammores sono in studio per realizzare il
loro primo album, un meltin’ pot di villanelle, pizziche e tarantelle inedite in
chiave folk-dance dove tammorre e mandolini si mescolano con synth e suoni
campionati dando luogo ad un bit travolgente dove il seme della musica
popolare feconda l’elettronica.
Taratamuffin nasce dal desiderio di creare un ponte di collegamento tra stili
musicali, culture e generazioni diverse. La Taranta è una musica popolare,
così come lo è quella rap. Il brano fonde note musicali tradizionali e arcaiche
che parte dal Gargano per poi arrivare al profondo sud e il mare nostrum e
cioè Napoli epicentro del mediterraneo con un ritmo moderno ed energico. Gli
stili musicali coinvolti sono differenti tra loro ma sono accumunati da una
profonda ricerca espressiva. Il brano mette in luce questo desiderio di
riemergere dal fondo; un rigurgito vulcanico che si espleta in una danza
vigorosa, frenetica e senza vincoli. Tarantamuffin suggerisce un' azione
diretta sulla realtà: voglia di ricordare, il desiderio di emanciparsi o
denunciare uno stato sociale, il semplice e genuino stimolo di danzare. Le
parole e la danza coinvolgono chiunque, pertanto si intrecciano frammenti
visivi di scene di vita quotidiana, sport, ambienti urbani, la rabbia di chi grida
attraverso una maschera, la pura ingenuità della danza di una bambina. La
musica è il battito della vita, la possiamo sentire e vivere in ogni momento, in
ogni luogo. L'immagine della Taranta, il ragno inquadrato sia nella scena
iniziale che finale, rappresenta il sigillo che racchiude tutti questi aspetti che
vivono e coesistono nella realtà in cui viviamo. La musica rappresentata
attraverso la metafora del ragno, non è solo un contenitore ma piuttosto una
ragnatela armonica che avvolge culture, tradizioni, desideri e volontà diverse.
Il video completamente indipendente, non ha ricevuto fondi pubblici, realizzato
con la Produzione Studio Artist Màngano, con la sceneggiatura di Matteo
Ciociola – Fotografia Pietro Damiano e Giuseppe Rignanese e regia di
Michele Maria Màngano.
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