VICO DEL GARGANO (Fg) – Il “paese dell’amore” si è presentato a buyer, tour operator e giornalisti di tutto il mondo. Lo ha fatto ad Assisi, in occasione della Borsa del Turismo Religioso Internazionale che è terminata il 27 novembre. “In Umbria, davanti a centinaia di operatori turistici provenienti da tutto il mondo, abbiamo presentato Vico del Gargano con particolare riferimento al suo patrimonio culturale legato alla spiritualità, alle tradizioni religiose, all’architettura sacra e alle opere rappresentate all’interno delle chiese”, spiega Porzia Pinto, consigliere comunale con delega al Turismo e ai Borghi più belli d’Italia. Ad Assisi, attraverso video e materiale turistico-informativo, Porzia Pinto ha incontrato gli organizzatori della Borsa, ha parlato con buyer e tour operator, illustrando loro, nel corso di una conferenza dedicata, i riti della Settimana Santa a Vico del Gargano.LE CINQUE CONFRATERNITE. Vico del Gargano ha alcune peculiarità rispetto al proprio legame con fede e spiritualità. Una di quelle peculiarità è la profonda e antica tradizione delle sue cinque confraternite, tutte attive, ben inserite nel tessuto sociale e culturale vichese. Si tratta di sodalizi che, attraverso un impegno costante, contribuiscono con iniziative e lavoro volontario a promuovere tradizioni che si perdono nella notte dei tempi. Gli stemmi, i gonfaloni, la “vestizione” dei confratelli incappucciati, gli abiti utilizzati, tutto fa parte di un rituale suggestivo, che rievoca un legame ancestrale tra l’essere umano, il sacro e gli elementi naturali. VIVERE IL BORGO. “La Settimana Santa a Vico del Gargano permette di vivere profondamente il borgo, sentirne gli aromi, restare affascinato dal coinvolgimento di tutta la popolazione”, racconta il sindaco Michele Sementino. “La missione di Porzia Pinto è importante, perché dà continuità a un lavoro che stiamo facendo ormai da molto tempo, quello di valorizzare i diversi e complementari attrattori turistici-culturali e ambientali di Vico del Gargano per destagionalizzare i flussi turistici”. “L’EFFETTO E’ SCONVOLGENTE”. “Agli operatori turistici internazionali ho illustrato le caratteristiche che rendono unica la Settimana Santa di Vico del Gargano”, aggiunge Porzia Pinto. “Qui da noi c’è una partecipazione molto intensa, espressa anche attraverso il canto. Ogni manifestazione ha una sua peculiare espressione nei canti che accompagnano riti e processioni”. La ricerca etnomusicale riguardante la permanenza di musiche liturgiche e paraliturgiche di tradizione orale, nei riti popolari religiosi, ha evidenziato una ampia presenza di canti monodici e polivocali, in latino e in italiano, eseguiti soprattutto dalle confraternite laicali, e pone Vico in una situazione di particolare interesse rispetto ad altri paesi del Gargano, dove queste realtà si stanno estinguendo o sono più rare. Queste antiche peculiarità, negli anni, hanno portato a Vico del Gargano studiosi e cultori delle tradizioni popolari. I Canti della Passione di Vico sono stati registrati anche su un disco edito nel 2007 da Salvatore Villani. La più grande studiosa di tradizioni folk italiane, Giovanna Marini, ha descritto con entusiasmo nei suoi studi lo stupendo canto polivocale del Miserere eseguito a Vico del Gargano: "Partita la processione, il primo gruppo intona il Miserere, e così il secondo. Sfilano tutti con queste voci tuonanti di maschi forti: l’effetto è sconvolgente, ci mettiamo tutti a piangere, i battimenti sono troppi, non si regge a un’emozione del genere. Singhiozzando faccio il numero di telefono di un'amica perché senta che cosa straordinaria sia questo Miserere di Vico”, ha scritto Giovanna Marini.