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Immagine del redattoreMichele Lauriola

Credo negli esseri umani

di Michele Lauriola

"Chiedo che per le persone che giungeranno in città siano fatti dalle autorità sanitarie regionali i tamponi - ha affermato il sindaco - a tutela dell'interessato, dei familiari presenti nel luogo di residenza o domicilio. Non rendiamo vani gli sforzi che il popolo italiano e napoletano hanno fatto in tutti questi mesi". Gli spostamenti, ha ricordato de Magistris, sono possibili da lunedì, a seguito dell'ultimo Dpcm del presidente Conte. "Non facciamo l'errore dell'8 marzo - ha ammonito il sindaco di Napoli - quando senza controlli preventivi migliaia di persone sono scese nel Meridione dove sono aumentati i contagi perché il virus era già molto forte in alcune regioni del Nord".

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ai microfoni dell'Ansa, esprime un giudizio netto, chiaro, senza fronzoli e senza necessità di interpretazione, esercizio in verità molto in voga nelle ultime settimane, esempio calzante sui modelli di autocertificazione.

Molti si sono agitati cercando copie e stampanti, inseguendo Conte, che si affannava a modificarne in continuazione i contenuti, resisi necessari dall'evolversi della situazione sanitaria e logistica. In pochi però, hanno trovato necessario un approfondimento, magari leggendo le FAQ del Ministero dell'Interno o navigando sui siti delle varie Prefetture. Hanno scoperto successivamente, che sarebbe bastato chiedere aiuto alle forze dell'ordine in caso di controllo. Ma le pagine dei social dovevano "gonfiarsi" di battute, improperi, accuse, ilarità. Dovevamo a tutti i costi, far conoscere le virtù e le capacità critiche di una quantità infinita di leoncini o gattini da tastiera.

L'ultimo modello, però, ha goduto di una fama minore, forse perchè abbiamo compreso che in fondo, si tratta di una forma essenziale, giuridica, insomma di un atto dovuto, necessario. Chi vuole imbrogliare lo può fare, ma con un'autodichiarazione rischia molto, e non solo in termini di sanzioni economiche.

Chi tornerà dal nord per riabbracciare i propri cari, dopo aver trascorso la Pasqua, la Pasquetta, compleanni, eventi gioiosi, al chiuso di quattro mura al pari dei propri cari al sud, lo farà dopo aver sofferto la solitudine, con la mente e il cuore collegati ad una video chiamata, appesi ad una connessione internet. Oggi, più di ieri, è chiamato ad una straordinaria prova di maturità. L'ennesima. Perchè chi partirà nelle prossime ore, ha già dimostrato di essere responsabile, di amare la propria terra e i propri cari. Le ordinanze, i divieti, le prescrizioni sono strumenti freddi, rigorosi, ruvidi. Chi scenderà in provincia di Foggia, sa già che dovrà continuare la quarantena e rispettare le regole, un po' perchè lo ha deciso Emiliano, ma soprattutto perchè lo vuole fortemente la coscienza di ognuno di loro. Io non aspetto parenti dal nord, ma sono in attesa di riabbracciare tutti gli amici del mondo. Aspetterò, quando sarà possibile e in totale sicurezza.

Certo dobbiamo pur ripartire.

Si può anche restando a casa per quanto possibile, adottando le distanze minime, operando nelle attività con il massimo scrupolo e il rispetto della salute di tutti, clienti e lavoratori.

"La Puglia è in apprensione per gli arrivi dal Nord".

«Tornate indietro, ci portate l’epidemia». Queste sono le frasi che ascolto da qualche giorno. Io, invece, vorrei tanto aver fiducia, credere nel genere umano, nel buon senso della gente. Ma faccio fatica. Faccio tanta fatica. Temo ci sia sempre qualche "eroe" al contrario. Chiudo gli occhi e...

Leggo di passi in avanti con farmaci e vaccini sperimentali.

Leggo del Presidente che promette meno restrizioni, anche in anticipo, rispetto alle date già annunciate. Chiudo gli occhi e parlo tra me e me.

"Michele, stai sbagliando, stai pensando male, non temere, non temere, andrà tutto bene".



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