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DELL’ERBA: “IL MINISTERO INVII ISPETTORI PER VERIFICARE LA SITUAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO DEL POLICLINICO DI FOGGIA”

DELL’ERBA: “IL MINISTERO INVII ISPETTORI PER VERIFICARE LA SITUAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO DEL POLICLINICO DI FOGGIA”


“Ora basta, la Regione non può più affrontare con leggerezza la situazione al Pronto Soccorso di Foggia che, a quanto pare non sarebbe diversa da quella di altri ospedali pugliesi. L’ennesima aggressione ad un medico, in questo caso al primario a cui rivolgo la mia vicinanza per l’accaduto, è lo specchio di una gestione inconsapevole. Andate a vedere orari di ingresso e d’uscita dal Pronto Soccorso del Policlinico Riuniti di un paziente in codice non rosso e vi renderete conto che anche quelli arrivati non in pericolo di vita hanno rischiato di sentirsi male per la lunga attesa e per lo stato di abbandono dovuto evidentemente ad un sovraffollamento”.


Il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Dell’Erba non fa giri di parole quando si parla di salute dei cittadini e chiede che la Regione affronti la situazione in modo diverso.


“La violenza non è ammissibile, quanto meno giustificabile. Ma non possiamo prendercela con medici e infermieri se poi devono gestire un numero spropositato di pazienti, soprattutto nel fine settimana, che arrivano da gran parte della provincia dopo il piano di ridimensionamento e accorpamento sanitario messo in atto dalla Regione. Ma poi mi domando, se è vero che il 50% degli arrivi al Pronto Soccorso restano bloccati, in attesa di una visita specialistica, per ore dopo aver fatto un elettrocardiogramma ed un prelievo di sangue evidentemente qualcosa non quadra. È ovvio che, poi, c’è chi perde la pazienza nel momento in cui, dopo ore e ore di permanenza in sala d’attesa, non si hanno notizie del proprio caro magari collocato su una sedia a rotelle o su un lettino. Non sono un medico ma credo che sia sotto l’occhio di tutti una situazione senza precedenti anche dopo il trasferimento nella nuova struttura. Sarebbe il caso che il Ministero della Salute invii degli ispettori per verificare che vengano rispettati i livelli essenziali di assistenza e le modalità di somministrazione dei servizi”, conclude Dell’Erba.




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