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Dobbiamo credere in quei ragazzi dai poteri magici!

Lettera di una madre a fine del percorso scolastico:

‘Dobbiamo credere in quei ragazzi dai poteri magici!’

A fine del percorso scolastico, si è portati a fare un bilancio dei risultati ottenuti e dei rapporti umani instaurati. Gaia, la mia ragazza speciale, ha appena terminato il suo percorso in quella splendida realtà che è il Liceo Virgilio di Vico del Gargano e chi lo guida con tenacia e passione da qualche anno.

Sento forte in me il bisogno di esprimere il più sentito ringraziamento per questo bel percorso di vita che ci ha profondamente segnato e che porteremo per sempre con noi.

Non sono stati certo anni semplici quelli passati nello scorrere dei giorni, tra mille difficoltà, cambi di rotta e false partenze, superate di volta in volta grazie all’abbraccio corale dei miei cari, dell’intera comunità scolastica e di quanti l’hanno incontrata nelle tante esperienze vissute, in cui Gaia è stata accolta come in un nido protettivo, ma al contempo stimolante e qualificante, come tanti ragazzi che più di altri hanno richiesto attenzioni.

Io, come madre, ho cercato strenuamente di aiutare quella mia ragazza speciale a tirar fuori tutto quello di buono, di unico e irripetibile è presente in ciascuno di noi e in lei in particolar modo. Lei che ha saputo donare tutta se stessa a coloro che hanno avuto occhi e cuore grandi per cogliere le diverse sfumature di quel mondo meraviglioso che è l’essere umano.

La mia ragazza ha affrontato come molti suoi coetanei l’Esame di Stato al tempo del Coronavirus, catapultata su un Pianeta nuovo, con pochi riferimenti di ciò che le era noto, ma con la forza e la determinazione di chi si dà la spinta finale prima di tagliare il traguardo.

Ho desiderato che Gaia potesse emergere per tutto ciò che aveva dentro, per tutte le potenzialità che poteva esprimere, oltre quella facciata e quella corazza che possono raccontare solo una piccola parte dell’esistenza, al di là delle quali bisogna andare per scoprire la sorpresa dell’imprevedibile.

Gaia, con la sua forza, con la sua grinta, ma anche con le sue fragilità, ci ha insegnato che dobbiamo credere nelle persone, superando quella visione di ‘normalità’ e quanto di più piatto e di più prevedibile essa può suggerire.

Gaia, al di là dei momenti in cui si ripiegava su se stessa, rifugiandosi in quel suo mondo sicuro, immaginario e parallelo popolato di creature amiche, ci ha donato momenti di risa, canti e giornate cariche di entusiasmo contagioso e travolgente.

Questo piccolo essere, al sicuro nel suo guscio, si è aperta alla vita nelle tante occasioni che l’hanno vista a proprio agio, nei tanti progetti, nelle tante attività in cui ha condiviso percorsi di crescita con compagni e docenti, con il privilegio di potersi confondere nel gruppo, ma al contempo di poter essere una fiaccola accesa ad illuminarlo.

Abbiamo compreso che non andava percorsa la strada più semplice, appiattendoci sull’esistente, quanto piuttosto spingere sulla salita, provando ad immaginare la vetta.

Noi ci abbiamo creduto, anche quando il mondo sembrava remare contro, ma il vento dell’amore e della fiducia ha soffiato più forte del timore di non farcela. Abbiamo voluto correre il rischio di non veder realizzato quanto era nelle nostre aspettative. Ma grazie a quel straordinario mondo che è la sua scuola, la sua seconda casa, è stato possibile infrangere quello stigma segnato con leggerezza sulla carta, a descrivere asetticamente in schemi prestabiliti e generali quell’entità unica e non inquadrabile che ci contraddistingue.

La comunità scolastica tutta mi ha aiutato a credere sempre più in quella figlia che ho sentito figlia dell’intera comunità, dimostrando di saper cogliere nella diversità un’opportunità.

Un riconoscimento particolare va alla Dirigente, alla sua sensibilità e alla sua professionalità espressa in più occasioni, al di là di qualsiasi pietismo, con autorevolezza, disciplina e rigore, ma anche con quella profonda umanità che guarda il mondo con gli occhi di una madre. Ha sempre voluto scommettere su questi amati ragazzi che non hanno mai voluto deluderla, non senza impegno e grande fatica.

Questi ragazzi dai poteri magici, che non hanno però sempre la forza di difendersi da soli, con i loro silenzi e con le loro flebili voci, ma sulla propria strada possono trovare qualcuno che può tendere loro una mano sicura e amica.

Siamo stati aiutati in questa impresa che sembrava a tratti impossibile, per accendere una luce di speranza anche in noi genitori che tanto abbiamo bisogno di essere sostenuti ed incoraggiati a continuare in questo affascinante percorso che è la vita. La Preside e tutta la comunità scolastica sono riusciti a guardare all’esistenza nella sua globalità, per guardare al domani non con gli occhi di chi spera, ma con quelli di chi crede fermamente che già il presente abbia in serbo per noi qualcosa di davvero prezioso.

Ho voluto con questa lettera offrire quanto di più intimo e vero ho dentro, esprimendo un sincero GRAZIE a tutti coloro che hanno incrociato lo sguardo di Gaia, quel suo sorriso e quel suo saluto ogni mattina, ricambiandolo con amore e sincera accoglienza, a chi l’ha guidata nel bene e a chi l’ha sostenuta in questi anni fino a questo importante traguardo.

Auguri figlia mia……per la vita.

Elena



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