In ricordo di Carmelina

La morte non è niente.

Sono solamente passata dall’altra parte...

Proprio dietro l'angolo,

va tutto bene.

Asciuga le tue lacrime

e non piangere...

Il tuo sorriso è la mia pace.

Testo liberamente tratto da Henry Scott Holland, su volontà della compianta Carmelina Di Milo, moglie di Mimì Preziusi, noto commerciante e storico edicolante, e mamma di Giosetta ed Enzo, artisti della pittura e dell’informatica.

Ho aspettato un insolito freddo autunnale per scrivere il mio pensiero.

Carmelina è stata una donna laboriosa, scrupolosa, sempre molto attenta ai dettagli.

Mi ha visto crescere, condividendo le mie speranze, le progressive salite e discese, gli obiettivi raggiunti.

Mio padre e Mimì, amici da una vita, vicini di casa a San Menaio, orgogliosi entrambi dei propri figli, dividevano la passione per i libri al servizio del popolo.

Carmelina mi chiedeva con discrezione della mia famiglia.

Poi dei miei figli, di mia moglie, e quasi sempre di mia madre.

Con tatto, con delicatezza.

Una vita di lavoro insieme all’infaticabile marito, l’inossidabile Mimì.

La sua scomparsa, avvenuta a luglio scorso, mi ha fatto riavvolgere il nastro della giovinezza, delle visite in edicola, delle figurine Panini, dei fumetti, delle riviste patinate.

Quando sostituiva il «titolare», sapeva perfettamente dove mettere le mani.

Quando allestiva la «vetrina» si capiva subito che stava per arrivare un grande evento. Natale in particolare.

C’era il fascino del negozio di quartiere, i giocattoli croce e delizia di noi ragazzi e lo sguardo vigile per i più «distratti».

Carmelina è stata una bella persona.

Quando penso alle tante giornate d’estate e passo con la moto davanti al negozio, la vedo ancora seduta alla sua sedia, proprio davanti la porta d’ingresso...

Come piaceva a lei.