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Le storie dei bambini che unirono l’Italia

Il libro di Giovanni Rinaldi che racconta le storie dei bambini che unirono l’Italia. Presentazione sabato 5 febbraio nella Sala Consiliare di Vico del Gargano


La casa editrice Solferino ha chiesto a Giovanni Rinaldi di parlare ancora delle storie dei “treni della felicità” (2009), attraverso il libro “C’ero anch’io su quel treno – la vera storia dei bambini che unirono l’Italia”.

«I bambini affamati erano tanti. Cominciava il tempo umido e freddo e non c’era carbone. I casi pietosi erano molti, moltissimi. Bambini che dormivano in casse di segatura per avere meno freddo, senza lenzuola e senza coperte. Bambini rimasti soli o con parenti anziani che non avevano la forza e i mezzi per curarsi di loro.» Così scrisse Teresa Noce, dirigente dell’Udi, Unione donne italiane, che fu l’anima del grande sforzo collettivo avviato all’indomani della Seconda guerra mondiale per salvare i piccoli del Sud condannati dalla povertà. Come ha scritto Davide Grittani sul Corriere del Mezzogiorno “Giovanni Rinaldi è uno scrittore che ascolta, un ossimoro. Inforca le cuffie, imbocca lo stereo con le tonnellate di confessioni raccolte (l’eleganza della tecnologia del passato!) e anziché cullarsi sulle certezze dell’Io preferisce perdersi nelle vite degli altri“ . Il suo orecchio e registratore, per tutta la sua vita, lo ha messo a disposizione di chi non ha avuto voce o che il mainstream crede, non abbia nulla da dire. Così ha fatto con i braccianti delle campagne del foggiano, gli umili confratelli di Vico del Gargano e con gli ex bambini dei “treni della felicità”. Questo libro è frutto di una ricerca ventennale, che lo ha reso una testimonianza scritta di tante storie che raccontano un'unica storia per molto tempo taciuta, forse perché riguarda i poveri, non certo i miseri.

In queste pagine emergono fiumi di umanità e di un tempo che parla alla nostra attuale umanità. Queste storie raccontano di altri ma parlano a noi, e toccano i temi dell’empatia, della famiglia, della forza delle donne, del diritto all’infanzia, della passione civile.

Il primo focolare garganico intorno al quale riscaldarsi con questi racconti, sarà acceso sabato 5 febbraio alle ore 18:00 nella sala consiliare di Vico del Gargano.

L’autore è molto legato a questa cittadina, dove nel 1978 registrò, per primo, i canti popolari della tradizione della Settimana Santa Vichese evocati anche del documentario “Ritorno a Vico” di cui è regista, che esplora il rapporto tra il canto e le Confraternite, durante il viaggio per la rassegna “Canti di Passione”.

Ora con il suo libro “C’ero anch’io su quel treno – la vera storia dei bambini che unirono l’Italia”, un altro ritorno a Vico, ma sempre per dare forza e importanza alla voce dei più umili.




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