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Nicola Parisi

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi

Mostrati padre anche per noi …


O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi … sono queste le parole di papa Francesco, nella preghiera, che chiude la Lettera Apostolica Patris Corde, pubblicata in apertura dell’anno Giuseppino l’8 dicembre 2020.

Papa Francesco ha voluto rendere omaggio al glorioso patriarca, in occasione del 150° anniversario della proclamazione di San Giuseppe Patrono della Chiesa Universale, fatta dal suo predecessore il beato Pio IX l’8 dicembre 1870.

I pochi riferimenti tramandati dai Vangeli, ci presentano la figura di Giuseppe uomo giusto, che ha fatto della sua vita un servizio alla paternità.

Uomo dei sogni e dell’accoglienza, Giuseppe ascolta la voce di Dio che gli parla attraverso i sogni e accoglie Maria come sua sposa con il bambino che porta nel grembo. Ispirato da Dio, egli è stato un padre coraggioso e obbediente, prendendo sotto la sua custodia la Madre e il Bambino, contro ogni convenzione del suo tempo.

Tante volte, nella nostra vita, accadono avvenimenti di cui non comprendiamo il significato. La nostra prima reazione è spesso di delusione e ribellione. Giuseppe, lascia da parte ogni calcolo, i suoi ragionamenti, per fare spazio fiducioso in Dio. Al cospetto degli eventi, che per quanto potessero apparire ai suoi occhi misteriosi, egli si fida di ciò che nei sogni gli fu rivelato; non un ingenuo sognatore, ma un uomo coraggioso.


Egli ebbe il coraggio di assumere la paternità legale di Gesù. Si fece obbediente alla volontà di Dio, proteggendo le creature affidategli, divenendo con la sua famiglia migrante in terra straniera, per difendere Gesù da Erode.

Da straniero, Giuseppe attese con fiducia e pazienza di poter tornare in patria, dove con tenerezza prendersi cura della crescita del figlio di Dio e di sua Madre, sentendosi anch’egli un padre amato.

In questo senso, San Giuseppe è davvero uno speciale patrono per tutti coloro che devono lasciare la loro terra a causa delle guerre, dell’odio, della persecuzione e della miseria.

Il suo è stato un coraggio creativo, al cospetto delle difficoltà, davanti alle quali, ci si può fermare e abbandonare il campo, oppure ingegnarsi in qualche modo san Giuseppe decide per il bene della Sacra Famiglia. A volte, può sembrare che egli stia in balia dei poteri forti: nelle difficoltà Giuseppe si affidava sempre con fiducia alla Provvidenza di Dio, trasformando i problemi in opportunità. Sono a volte proprio le difficoltà che tirano fuori da ciascuno, risorse che nemmeno pensavamo di avere.

San Giuseppe è un padre amato dal popolo cristiano, come dimostra il fatto che in tutto il mondo gli sono state dedicate numerose chiese, Istituti Religiosi, Confraternite e gruppi di preghiera che ne portano il nome in suo onore.

Anche nella nostra comunità di Vico del Gargano, si trova una chiesa dedicata a San Giuseppe, eretta con ogni probabilità nel XVII secolo; essa è menzionata negli atti della Santa Visita dell’Arcivescovo Vincenzo Maria Orsini del 1675.

Una tradizione vuole che questo tempio, sia sorto su un fabbricato donato dal brigante, tale Pietro Mancino Ecclesiae hic ex domo famosi predoni Petri Mancini donata anno 1648 sub titulo paupertatis ex multo rum elemosynalibus il quale chiese aiuto al glorioso Patriarca negli ultimi istanti della sua vita, come recitano alcuni versi dell’Istoria di Pietro Mancino scritta da Donat’Antonio di Martino:


Con San Giuseppe, ed altri avvocati,

de’ quali Pietro sempre era divoto,

tutti in aiuto suo ebbe chiamati

per sua difesa nell’ultimo fiato


Il chiesa accoglie la pregevole icona lignea di San Giuseppe opera dello scultore Francesco Verzella (1776-1835), benedetta il 29 giugno 1835 e solennemente intronizzata nel tempio a lui dedicato; l’esecuzione dell’opera fu affidata al Verzella dalla Congregazione laicale sotto il titolo di San Giuseppe, formata dai ceti benestanti, professionisti e proprietari terrieri della città.


A noi resta da sciogliere il dubbio … sappiamo sognare come San Giuseppe, affidandoci completamente nella mani di Dio ?


Nicola Parisi





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