top of page
Immagine del redattoreMichele Lauriola

Un'estate (anche) al mare

Nel corso degli anni non sono mai mancate citazioni o riferimenti alle «cento sorgenti» vichesi.

Uomini di cultura e politici di ogni colore ne hanno fatto vanto e qualche buona(?) proposta progettuale.

Ad oggi i risultati sono evidenti e facilmente riscontrabili proprio nel momento in cui il pianeta soffre di più la mancanza di acqua, con la siccità che mette in ginocchio l’agricoltura e l’intera economia del paese.

Non era sufficiente il guaio Covid, le guerre, il caro petrolio, l’energia alle stelle, l’invasione delle cavallette...

Adesso c’è anche il sole rovente che ha deciso di «punirci» nostro malgrado. Ma è solo colpa della natura? Io direi il contrario...

Cosa possiamo fare per «difenderci» nel nostro piccolo?

Magari un concorso di idee tra giovani studenti, associazioni presenti sul territorio, cittadini e professionisti disposti a spendere un po’ del loro prezioso tempo per una causa comune, sperando nell’utilizzo fruibile di un bene tanto prezioso quanto sprecato.

L’estate ha spalancato le porte ai graditi ospiti e strizza l’occhio al turista disorientato nella scelta della serata da trascorrere al fresco.

Cultura o spettacolo? Divertimento puro o relax impegnato?

Il programma dell’estate vichese è di tutto rispetto, considerando anche lo sforzo di comitati festa e singole associazioni.

E’ anche vero che molte attività non sono più tanto gradite come in passato e che il più delle volte si «preferisce» l’evento gratuito piuttosto che il «fastidioso» biglietto da pagare.

Questione di tasche ma soprattutto di qualità dello spettacolo. Le gratuità sono diventate mosche bianche...

E’ necessaria però, una visione d’insieme oltre ad una programmazione che anticipi le stagioni. La disponibilità di due strutture ricettive come l’anfiteatro e l’auditorium devono imporre delle scelte mirate e ricche di contenuti artistici di spessore.

L’idea di candidare Vico al centro delle attività culturali dell’intero comprensorio altro non è che la conseguenza naturale di quasi cinquant’anni di teatro insieme ai grandi nomi del palcoscenico nazionale: da Rascel a Croccolo, da Albertazzi a Placido, da Foà a Gazzolo, da Calindri ai fratelli Giuffrè, da Moni Ovadia a Paolo Rossi, Peppe Barra, Lello Arena, Solfizzi e Montesano... tanto per citarne alcuni.

Buona estate a tutti!



Per leggere il giornale clicca il pdf


156 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page