Un ricordo.
Conosco Miuccia da molti anni. L’ho incontrata ogni volta che sono tornato a Vico, ogni volta un abbraccio e un sorriso. L’ultima volta che ci siamo visti è stata la mattina dello scorso Venerdì Santo alla Chiesa Madre. Arrivò per prima, ansiosa di accompagnare l’Addolorata in processione. Due giorni prima, insieme ad altre donne del paese, anche lei si era detta preoccupata per questa processione: una processione antica accompagnata dalle sole donne, che lentamente il tempo e le circostanze si stavano portando via. Così avevamo deciso di lanciare un video-appello. Ogni tanto, in quella circostanza, mi prendeva sotto braccio e mi ripeteva il suo ‘mi raccomando, non vi dimenticate di questa Madonna’. Va bene Miuccia, non ci dimenticheremo della processione del mattino dell’Addolorata, ma permettimi di dirti che non mi dimenticherò - anzi, non ci dimenticheremo - mai di te, della tua buona volontà e del tuo esempio. In un mondo dove tutto cambia in fretta, si evolve alla ricerca di nuovi modelli, tu m’insegni che la chiave di tutto non è nel preoccuparsi delle cose ma nell’occuparsene, dando per primi l’esempio, come fai in questo video che ho girato quella stessa mattina. Ti avvicini ai bastoni dei portatori per prenderli, in modo che loro si sarebbero potuti riposare nelle pause lungo il tragitto, mentre tu avresti offerto anche la tua spalla ai piedi di Maria, come sempre e in tante altre differenti circostanze. Per me quindi sei ‘l’esempio’ per eccellenza, la vera scuola del genere umano.