COVID: COLDIRETTI PUGLIA, VIA LIBERA A 19MLN EURO PSR PER CONTRIBUTI AD
AGRITURISMO, MASSERIE E BOSCHI DIDATTICI, VINO E FLOROVIVAISMO
Pubblicati i bandi della Misura 21 con aiuti forfettari di 7mila euro per le
imprese agricole e fino a 50mila euro per le cantine
Bene la pubblicazione dei bandi della cosiddetta Misura Covid per agriturismi,
masserie e boschi didattici, vino e florovivaismo, una iniezione di liquidità
per rispondere all'SOS lanciato dall'agricoltura, in crisi per il lungo lockdown
causato dalla prima ondata della pandemia. E' quanto afferma Coldiretti Puglia,
rispetto al via libera ufficiale ai quasi 19 milioni di euro della Misura 21 del
PSR Puglia di aiuti forfettari alle imprese agricole e alle cantine, per cui la
Giunta dei presidenti di Coldiretti ha chiesto una stretta nel corso
dell'incontro con il nuovo assessore regionale all'Agricoltura Pentassuglia.
"Plauso all'impegno assunto e mantenuto di fare presto, attivando immediatamente
le misure utili a dare una boccata d'ossigeno alle imprese agricole e alle
cantine. Nei mesi del lockdown Coldiretti Puglia sin da subito ha attivato il
tavolo di crisi, dove è emerso uno scenario di fortissima criticità che va
tuttora affrontato con tutti gli strumenti e tutte le risorse a disposizione
facendo convergere interventi tempestivi di livello regionale, nazionale e
comunitario per dare sostegno ad ogni segmento dell'attività produttiva agricola
e agroalimentare", sostiene Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
I 3 bandi prevedono un contributo forfettario fino a 7mila euro per gli
agriturismi, le masserie e i boschi didattici - dice Coldiretti Puglia - per un
importo complessivo di 6,25 milioni di euro, il medesimo contributo per le
imprese florovivaistiche per un totale di 5,2 milioni e il contributo fino a
50mila euro per le cantine registrate al SIAN che presentino una giacenza di
vino di qualità (DOCG, DOC, IGT) alla data del 31.12.2019 in quantità pari o
superiore a 500 ettolitri.
"In Puglia la Misura 21 vale 32 milioni di euro, pari al 2% dell'intero
ammontare del PSR Puglia 2014-2020, di risorse non ancora impegnate - ricorda il
presidente Muraglia - da destinare ai settori che maggiormente hanno risentito
della crisi, dall'agriturismo al vitivinicolo fino al florovivaismo".
Il settore florovivaistico ha perso durante il lungo lockdown milioni di euro di
fiori andati al macero e piante rimaste invendute - aggiunge Coldiretti Puglia -
quello agrituristico è stato bloccato per la chiusura delle strutture ricettive
e l'incoming, mentre si sono registrate punte fino al 90% di mancate vendite di
vino per la chiusura di ristoranti e bar, con un rinvio del 30% degli ordini
dall'estero.
"Se è vero che agricoltura, industria di trasformazione e distribuzione hanno
tenuto duro - ha detto ancora il presidente Muraglia - non si può negare che
molte filiere siano in profonda difficoltà. Sono migliaia le attività e quei
servizi forniti al settore dell'Horeca che hanno bisogno vitale di interventi
concreti. Ma è Sos anche per molte attività che rientrano tra quelle che
integrano la produzione, meglio note come "attività connesse". L'agriturismo in
primis, ma non solo, ci sono anche le masserie didattiche. Le nostre imprese non
possono essere lasciate sole, devono essere sostenute. Sono fondamentali sul
piano economico e sociale", insiste il presidente Muraglia.
L'emergenza coronavirus con le difficoltà produttive, logistiche e commerciali -
aggiunge Coldiretti Puglia - ha messo a rischio l'intera filiera agroalimentare
estesa, dai campi agli scaffali fino alla ristorazione, senza dimenticare gli
effetti del crollo del turismo che è sempre stato un elemento di traino del Made
in Italy agroalimentare all'estero.
In gioco c'è un sistema assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila
aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare -
conclude Coldiretti Puglia - una capillare rete di distribuzione tra negozi,
supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica.
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