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Certamente tocca ad ognuno scegliere da che parte stare...

Certamente tocca ad ognuno scegliere da che parte stare...


Il sole e le temperature in rialzo, sono almeno per il momento, un’iniezione di fiducia e ci fanno salutare l’anno che stiamo per lasciare con il ricordo degli sforzi e dei sacrifici fatti.

Il nuovo anno si preannuncia ricco di decreti e nuove regole, ma non solo.

I successi sportivi, l’estate gioiosa e senza contagi, il calcio che ritorna in tv al posto dei film e delle fiction, l’economia in ripresa, una parvenza di normalità raggiunta, ci aveva illusi e forse un po’ ipnotizzati.

Ma non è finita.

«Il più brutto a scorticare è la coda», per citare un classico dei nostri nonni, che di esperienza ne avevano da vendere.

Non a caso hanno vissuto e sopravvissuto a guerra e dopoguerra.

Ma se vivere in uno stato di diritto ti consente di fare delle scelte è pur vero che arriva il momento che non puoi più affidarti al tuo intuito, alla tua opinione, al tuo credo, alle tue fantasie e alle miriadi di notizie false che generano e producono danni irreversibili.

Non ho più voglia e né tempo per addentrarmi in stucchevoli e antipatiche discussioni sull’ordine mondiale, sulla terra che scivola o che ruota, sui telefonini hi-fi, sulle rotte di marinai lunari.

Che il momento finale di qualcosa è quello più difficile, che il brutto viene da ultimo, lo dicevano anche i latini con il loro «in cauda venenum».

Ma è proprio il veleno finale che vorrei a tutti i costi evitare.

Ecco i miei auguri per voi, amici cari.

Che si possa cancellare in fretta la parte più scomoda che ci resta da affrontare per ripercorrere al meglio delle nostre possibilità, la strada meno tortuosa del nostro cammino terreno.

A proposito. Io sto dalla parte della scienza e dei medici.

Buon anno nuovo.



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