Gli amici ricordano Giacinto Romondia, autista soccorritore di Pronto Soccorso - 118, venuto a mancare la mattina di lunedì 26 dicembre dopo essere stato ricoverato in ospedale.
"L’amicizia è un sentimento, uno stato d’animo, una vita vissuta senza rancore.
Ti sfiori quando litighi, ti abbracci quando soffri, ti disperi quando perdi il tuo «faro».
Succede anche questo nella vita. Lo sappiamo bene, anche se non riusciamo a darci pace, a farcene una ragione, ad accettare la crudeltà delle cose terrene.
Giacinto, era un amico, un fratello, un mentore, dispensario di consigli» queste le parole condivise sui social, che fanno eco agli striscioni degli amici di tutta Italia, apparsi durante le partite di calcio di lunedì 26 dicembre, giorno in cui Giacinto ha lasciato questa terra per un mondo sicuramente migliore.
«Il rispetto per Giax era tutto, commentano gli amici, ha dato la vita per gli altri, sul lavoro, in famiglia, in un mondo da tutti criticato ma che per lui era vita.»
Parole ricche di affetto, di amore per una persona che aveva finalmente trovato la serenità nel lavoro ed aveva fortificato la famiglia con due figli piccoli da allevare.
«Caro Giax hai spezzato il cuore a l’Italia intera, tutto il movimento Ultras italiano è sconvolto, ma la lotta per i tuoi ideali non si fermerà, sei un esempio per tutti noi e il dolore nei cuori di tutte queste persone ne è l’esempio, ricordano commossi gli amici».
"Giacinto ha iniziato un percorso di mediazione perché aveva un sogno: mettere insieme tutti gli Ultrà d’Italia e lo stesso ambiente era molto ottimista nel risultato finale".
«Caro Giax Romondia, concludono gli amici, non ti dimenticheremo mai, impossibile farlo!
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