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I fratelli Bezzi e Calenella: turismo e amore per la natura

Alcune settimane fa varie testate giornalistiche, fra cui “Fuoriporta”, riportavano la notizia del rinvenimento da parte dei fratelli Bezzi di alcune piccole tartarughe spiaggiate nella baia di Calenella.

Le tartarughe, benché stremate dal freddo e stordite dalla burrasca del mare, erano ancora vive ed il tempestivo intervento dei Bezzi consentiva di trarle in salvo. Le piccole creature venivano subitamente ricoverate presso il Centro Tartarughe di Legambiente a Manfredonia.


Alcuni giorni dopo, il presidente nazionale di Assonautica Italiana, Giovanni Acampola comunicava di aver reso operativo, a seguito della vicenda di Calenella, un programma denominato “ TURTLE WALKS” per monitorare le coste alla ricerca di tartarughe, al fine di studiarne i movimenti migratori, facendo presente che tale programma era stato progettato nel 2020 da Assonautica in partnership con il Parco Nazionale del Gargano ed il Porto di Rodi, e curato dalle ricercatrici Lucrezia Cilenti (CNR Lesina) e Marianna Marangi (Unifg)


Ci siamo chiesti come mai un simile duplice straordinario evento abbia avuto luogo proprio a Calenella, ed ecco cosa ci ha risposto Stefano Bezzi:


“Gestire un’attività turistica come la nostra, affacciata sulla baia di Calenella, porta ad amare profondamente questo luogo, a percepirne l’immenso valore ambientale, a volerlo vivere, tutelare e condividere con chi altri lo comprende e l’apprezza.

Mio fratello Fabio ed io trascorriamo a Baia Calenella tanta parte del nostro tempo, ben oltre l’esigenza lavorativa, per goderci in proprio questo straordinario parco benessere naturalistico.

Vivere a Calenella significa svegliarsi al canto degli uccelli, sentire il vocio di grilli e rane nel sottofondo del mormorio del mare, solcato da suoni di gabbiani e cicale.

Qui si respira un’aria intrisa di essenze di pino, leccio, eucalipto, mirto e carrubo, e capita di ricevere la visita di donnole, volpi e cinghiali.

L’orizzonte sul mare offre spesso spettacoli mozzafiato, con vista delle Tremiti e talvolta della Majella abruzzese e della cima del Gran Sasso.

Lo scorso anno Fabio trascorse a Calenella tutto il periodo del lockdown primaverile e iniziò a pubblicare su facebook foto e video dalla spiaggia, delle albe e dei tramonti, per tenere compagnia alle persone costrette a stare a casa. L’iniziativa incontrò un tale gradimento di clienti estivi, amici e semplici appassionati di natura, che da allora ogni giorno in cui si trova sul posto, percorre tutta la spiaggia alle prime luci del mattino e al tramonto per catturare ed offrire suggestive immagini fotografiche ad appassionati lontani. Ovviamente tutto ciò che la spiaggia e il mare presentano viene immediatamente rilevato e, se del caso, segnalato a chi di competenza come è avvenuto per le tartarughe. Il mare porta un po’ di tutto e durante l’estate, con l’aiuto di alcune stiliste in vacanza da noi, abbiamo dato vita a sfilate di moda sostenibile con materiali recuperati in spiaggia, e alcuni tratti delle nostre pavimentazioni sono realizzate con ciottoli lavorati dalle onde del mare di Calenella, così pure stiamo utilizzando sempre più tronchi e radici portati dalle onde, come elementi funzionali ed estetici del nostro arredo urbano.

Un turismo sostenibile e responsabile nasce innanzitutto dalla passione per la natura dei suoi attori e protagonisti.”


Cosa vi aspettate dall’iniziativa Turtle Walks?


“Credo che una così lodevole iniziativa possa aver successo in particolare se accompagnata da un’adeguata campagna di sensibilizzazione e comunicazione.

Mi piace pensare che prenda vita un’attività di divulgazione con eventi illustrativi, conferenze anche durante la stagione turistica, nelle stesse strutture ricettive e in luoghi pubblici.

Tutto questo andrebbe poi accompagnato con la produzione di contenuti multimediali, da diffondere nel mondo dei media e in particolare sui “social”.


La pandemia ha accelerato un processo già in atto da tempo. Nella perdita di ruolo e valore di tradizionali realtà di socializzazione, le persone cercano via web un senso di appartenenza a una comunità che condivide e si scambia contenuti di vario genere su un tema d’ interesse comune.

Spero proprio che si crei un bel network di “amici delle tartarughe “e faccio a nome mio e di mio fratello Fabio tanti complimenti ed auguri ad Assonautica Italiana e a tutti i partner ed organizzatori di questo bel programma.”








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