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La devozione a Maria, un viaggio attraverso l’arte nelle chiese di Vico del Gargano

di Nicola Parisi (ultima parte)


La devozione a Maria, un viaggio attraverso l’arte nelle chiese di Vico del Gargano.

Il Concilio di Trento si era occupato in diverse sessioni della venerazione dei santi, delle loro reliquie e dell’uso delle loro immagini ma è stato soprattutto, nell’ultima sessione del dicembre 1563, che si arrivo all’approvazione del documento dal titolo “Della invocazione, della venerazione e delle reliquie dei santi e delle sacre immagini”. Un punto di equilibrio tra le diverse scuole teologiche presenti a Trento, con la preoccupazione di non prestare il fianco alle critiche delle chiese riformate, che avevano accusato spesso i cattolici di essere idolatri perché attribuivano ai santi poteri straordinari.

Le pitture e le immagini aveva ribadito il Concilio, erano la prima scuola per istruire nella fede i cristiani, fonte dalla quale trarre continuamente insegnamenti per la vita quotidiana.

Inoltre, dalle sacre immagini si poteva ricavare grande frutto di edificazione; attraverso le pitture sono ricordati al popolo i benefici e i doni fatti da Cristo e gli esempi salutari dei santi proposti, come modello da imitare nei costumi e nell’esercizio della pietà.

Le rappresentazioni sacre, ci portano a riflettere sul tema della fede e della devozione popolare, prendendo in esame due aspetti. La dedicazione delle chiese e degli altari, le immagini e le statue che li arricchivano, quale proposta ufficiale del modello di santità sul quale riflettere e da imitare. La diffusione delle stampe collocate nelle edicole sacre e a uso privato, che costituisce una testimonianza della devozione del popolo, di una fede vissuta nella dimensione personale e collettiva fuori dai canoni ufficiali della Chiesa.


La fervente devozione mariana, è testimoniata dal fatto che quasi tutte le chiese sono dedicate a vario titolo alla Madonna, tant’è che le feste mariane e in particolare quella della Patrona, Maria Santissima del Rifugio (titolo che troviamo per la prima volta documentato nello Statuto dell’Accademia degli Eccitati Viciensi nel 1759) trovano grande rilevanza.

Testimonianza storica dell’ininterrotta devozione a Maria sono le numerose opere di artisti famosi e non presenti nelle chiese di Vico del Gargano. Molte sono le sculture e i dipinti collocati sugli altari, dove compare associata ai Santi; solo in due chiese l’immagine di Maria con il Bambino è realizzata con la tecnica dell’affresco e costituiscono le più antiche testimonianze.


Se appare abbastanza agevole tentare di catalogare la Vergine e i Santi che la Chiesa di Vico del Gargano ha proposto all’attenzione dei fedeli nei secoli, più complesso e in parte impossibile, capire quali potevano essere le preferenze dei fedeli rispetto alle proposte della Chiesa istituzionale.

In questo lavoro ci sono d’aiuto alcune testimonianze storiche del secolo XVII e XVIII: ovvero la Santa Visita dell’Orsini (1675), la Platea del Capitolo della Chiesa Madre redatta dal notaio Domenico Marrera (1678), la Relazione d’Apprezzo del Feudo di Vico redatta dal Vinacci (1726). Questi documenti riportano, sia pure in modo diverso per la finalità che ne ha dato origine, l’elenco di tutte le chiese, cappelle e benefici. Sono testi ricchi d’indicazioni necessarie per realizzare un censimento delle opere d’arte e delle immagini oggetto di venerazione in quel momento storico, alcune giunte fino a noi.

Rinviando a un’indagine più approfondita, si offre qui un regesto sommario delle immagini, per una lettura sulle testimonianze della devozione alla Beata Vergine a Vico del Gargano.


La Chiesa Madre consacrata alla Beata Vergine Assunta in Cielo, nella sua puntale descrizione il Marrera riferisce …. con li quadri della SS. Concettione, S. Lucia, del Beato Caetano, di Gio: Battista, et Assunta della Beata Vergine. La grande tela dell’Assunta con i santi Pietro, Domenico e santo vescovo con libro (Agostino / Lorenzo Maiorano) ; indicativa la presenza del cane con la fiaccola (simbolo dei domenicani), si trova collocata nel presbiterio assieme alle tele della Natività di Maria e della Visitazione.

In un rapido excursus nella chiesa troviamo: l’altare della SS.ma Concettione con la statua della SS.ma Concettione (Marrera); la statua della B(ata) V(ergine) custodita da cristalli (Rel. Appr.).



Altare di San Leonardo, un quadro con l’immagine di S. Maria degli Angeli in mezzo e nel basso S. Leonardo (Marrera) con il quadro della Beata Vergine, S. Leonardo, S. Francesco di Paola, S. Gaetano (Rel. App.)

Cappella di Santa Caterina, con il quadro della Beata Vergine, S. Caterina, S. Giuseppe e S. Bartolomeo (Rel. Appr.).

Altare di Santa Maria della Pietà, un quadro di tela e l’immagine della Pietà (Marrera).

Altare di San Giuseppe, un quadro con cornice di legno, vi sono l’immagine della Beata Vergine, di S. Giuseppe e Santa Catarina (Marrera).

Altare di san Bernardino, un quadro con cornice di legno negro vi stanno l’effige di S. Maria di Costantinopoli e di S. Bernardino (Marrera).

Altare di San Giovanni Battista, un quadro con cornice di legno negro, vi stanno l’effige di S. Maria del Carmine e di S. Giovanni Battista (Marrera).

Visita all’altare di San Leonardo, un quadro con l’immagine di S. Maria degli Angeli in mezzo e nel basso S. Leonardo (Marrera), il quadro della Beata Vergine, S. Leonardo, S. Francesco di Paola, S. Gaetano (Rel. Appr.).

Indicativa presenza delle immagini o statue della Beata Vergine presenti nelle chiese molte delle quali a Lei dedicate.

Chiesa di San Giuseppe, statua di legno della Beata Vergine della Consolazione (Rel. Appr.), in arte, la Madre della Consolazione con il bambino in braccio, è generalmente rappresentata nell'atto di consegnare la cintura a santa Monica e sant'Agostino; per tale attributo iconografico, è spesso chiamata anche Nostra Signora della Cintura.

Chiesa della B. Vergine Annunziata, Chiesa dell’Annunziata, quadro dell’Assunta Gratia Plena (Rel. Appr.), nella chiesa si conserva una tela e una statua lignea dell’Annunciazione opera dei Verzella.

Chiesa di Santa Maria Pura, … la pia e famosa per i miracoli immagine della Beatissima Vergine collocata su questo altare a mo’ d’icona (Santa Visita Orsini); in testa all’altare maggiore si conserva l’immagine della Nostra Signora, altare in testa addetta S. Maria della Pura (Rel. Appr.).

Chiesa di S. Maria Monte Carmelo, quadro colla immagine della Beata Vergine del Carmine, S. Roberto, e S. Agostino (Rel. Appr.). La venerazione della Vergine del Carmelo è attestata da altri documenti. Un estratto della Santa Visita dell’Arcivescovo Annibale Ginnasio 1608, Visitavit Ecclesiam S. Maria della Grazia, et S. Sebastiani quae ad presens possidetur à fratibus S. Mariae Montis Carmeli annis elapsis concessa dicti fratibus ab Ill.mo  Rev.mo Card. Ginnasio Archiepiscopo, … et Carmeli gneam de argentatam iconam: omnia decenter ornari, (A.A.V. Congr. Conc. Relatio ad Limina.) Nell’archivio della Confraternita del Carmine si conserva una nota che riporta: nella notte fra il 25 e il 26 ottobre 1916 un violento incendio distrusse la chiesa del Carmine, nel quale fu distrutto il quadro della Beata Vergine del Carmelo fra i santi Giovanni della Croce e Andrea Corsini.

Chiesa di Santa Maria di Canneto, cappella sotto il titolo S. Maria dell’Assunta, con quadro della medesima S. Michele, S. Francesco, S. Domenico, S. Orsola e altri santi (Rel. Appr.).

Chiesa della Natività della Vergine S. Maria di Calinella, si celebra la natività della Beata Vergine 8 settembre ( Rel. Appr.).

Chiesa di Santa Maria della Misericordia, il 21 di novembre 1675 l’Eminentissimo Visitatore … si recò alla chiesa di S. Maria della Misericordia. Visita dell’altare di S. Maria della Misericordia o della Neve (Santa Visita Orsini); vi sta statua di legno della Beata Vergine con il Bambino nelle Braccia (Rel. Appr.). L’altare dedicato a Sanctae Mariae ad Nives, con questo titolo è nota l’icona che si venera in Santa Maria Maggiore a Roma.

Chiesa di San Marco, Visitò l’altare sotto l’invocazione di S. Maria delle Grazie (Santa Visita Orsini); … cappellone con altare di fabbrica e cona con statua della Beata Vergine delle Grazie (Rel. Appr.). I recenti lavori di restauro hanno portato in luce i resti di un ciclo di affreschi, dove l’immagine della Beata Vergine con il Bambino è ben raffigurata nell’abside.


Chiesa di Santa Maria del Suffragio, quadro con l’immagine della Beata Vergine del Rosario con S. Filippo e S. Domenico; altare maggiore con cona grande di legname intagliato della Beata Vergine e le anime del Purgatorio ( Rel. Appr.). L’icona dell’Addolorata è successiva alla metà del settecento voluta dagli accademici come loro protettrice.

Chiesa di S. Giovanni Batista, quadro della Beata Vergine con S. Giovanni e S. Lorenzo, altro quadro della Beata Vergine fra S. Michele e San Domenico (Rel. Appr.).

Convento dei RR. Padri Domenicani sotto il titolo di Assunta Gratia Plena, Cappella sotto il titolo di S. Maria delle Grazie, … cappella Sotto il titolo di S. Rosa con il quadro con l’immagine della Beata Vergine, S. Rosa, S. Pietro e S. Carlo Borromeo (Rel. Appr.). Di particolare interesse la tela dell’Assunzione della Beata Vergine con i santi domenicani.

Chiesa del Convento dei Padri Cappuccini (1566-1569), titolata alla SS. Annunziata, il 25 febbraio 1677, fu solennemente consacrata e intitolata a S. Maria degli Angeli dall’Arcivescovo Orsini (P.L.Triggiani, 1979 pag. 57); ... statua della Beata Vergine della Concezione, quadro della Beata Vergine, S. Anna e S. Felice, altro Beata Vergine con S. Francesco e S. Michele Arcangelo. In mezzo (altare maggiore) la Beata Vergine degli Angioli S. Francesco, S. Rocco e l’Angelo Custode. (Rel. Appr.). La chiesa e il convento dei Padri Cappuccini conservano le preziose tele attribuite ad Andrea Vaccaro e Ippolito Borghese.

Chiesa di San Pietro, recentemente riedificata è stata consacrata il 23 maggio 1971 da mons. Valentino Vailati, Arcivescovo di Manfredonia - Vieste, dedicandola alla Vergine SS. della Provvidenza (P.L.Triggiani, 1979 pag. 63). Si conserva un quadro su tavola, copia della celebre Madonna di Custonaci realizzata dal pittore E. Tardelli di Roma.

La chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, infra Casale, è menzionata solamente negli Atti della Santa Visita e non si ritrova altra citazione; quanto alla devozione alla Madonna del Buon Consiglio, nella chiesa di San Nicola dei Morti, e successiva, non trovando conferma in questi antichi documenti.

Le immagini di Maria nelle edicole sacre sparse per il paese, la rappresentano sotto i titoli di: Madonna della Libera, Madonna La Salette, Madonna Addolorata, Madonna Immacolata, Madonna di Carmine, Madonna del Rosario, Santa Maria di Merino, Madonna di Pompei, Madonna con giglio, Madonna dell’Incorona, Madonna con Bambino. Una varietà davvero grande.

Prima di chiudere questo viaggio attraverso le testimonianze della devozione Mariana, occorre soffermarci su due particolari. Gli atti della Santa Visita dell’Orsini, confermati poi dalla Platea del Marrera, riportano… una reliquia del Latte della Beata Vergine (non c’è l’autentica e non c’è la facoltà di esposizione), interdetta a ogni culto. Possiamo solo ipotizzare, nella devozione un collegamento con l’affresco della Madonna del Latte presso la chiesa di Santa Maria Pura. Le reliquie del Sacro latte arrivarono in Europa, portate dai veterani al ritorno delle crociate; il culto per questa reliquia attecchì moltissimo nella devozione perché si riteneva che, fosse efficace a far ritornare il latte alle puerpere e contro la sterilità.

Vico del Gargano venera, come santi protettori, San Valentino e la Beata Vergine Maria, invocata come Madonna del Rifugio la cui festa si celebra l’ultima domenica di giugno. Nessun documento ne attesta storicamente la costituzione a patrona della città. Un segno della sua venerazione è comunque presente, mezzo secolo prima della dedicazione al Cuore Immacolato di Maria rifugio dei peccatori (1805). Nel 1759 gli accademici di Vico eleggono loro protettrice Santa Maria del Rifugio Norme dell’Accademia e sua Protettrice, Cap. I - Par. III In segno di osservanza i signori Accademici unir si devono due volte per ciascun anno nella chiesa di santa Maria del Rifugio per celebrare le sue lodi, una nel giovedì della settima di Passione per la memoria de’ suoi dolori, l’altra nel 2 Luglio, o alli 15 di Agosto per celebrarla piena di grazia e ricolma di gloria in cielo.

Senza alcuna pretesa, attraverso questi tre articoli, cortesemente accolti su Fuoriporta, ho inteso rendere lode alla Beata Vergine Maria, che veneriamo nel nostro santuario di Santa Maria Pura, in questo mese a Lei dedicato. Al tempo stesso far conoscere i luoghi e i segni dell’arte che Le rendono testimonianza a Vico del Gargano e nel suo territorio.

Nicola Parisi



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