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La FRATRES del Gruppo Donatori di Sangue “Grazia D’Altilia” di Vico del Gargano e la questione sanitaria nazionale

Si sta chiudendo questo strano e preoccupante anno. Non potremo mai asserire che il clima stesso di questo ultimo scorcio di 2025 sia foriero di un domani sereno ed agevole. Donald Trump, presidente degli Stati Uniti vantava in questi giorni di aspirare al prossimo “Nobel per la pace” per aver sedato (non è affatto vero!) ben 8 guerre e di essere adesso impegnato, trattando direttamente con Vladimir Putin, Presidente della Russia, a sedare anche l’ultima in atto, quella relativa all’invasione russa di parte dell’Ucraina.

Per portare un po' di serenità al quotidiano preoccuparsi per il domani nostro e ancor più di quello dei nostri giovani, il Gruppo Donatori di sangue “Grazia D’Altilia” di Vico del Gargano può affermare che il 2025 è stato un anno particolarmente positivo per la raccolta di Unità di Sangue che forniamo direttamente alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo per alleviare i percorsi ospedalieri di tanti cittadini.

Prima di presentare il nostro consuntivo annuale voglio invertire l’ordine del titolo di questo mio scritto, affrontando prima la “Questione sanitaria” e poi la Fratres.

Dal 2024 ad oggi circa sei milioni di italiani sono stati costretti a rinunciare a curarsi.

Oltre questo enorme numero enorme rappresenta circa un decimo della popolazione.

Oltre al numero deve però preoccuparci il significato sociale e politico di questo fenomeno: la situazione sanitaria italiana è acuita da anni di sottofinanziamento, disuguaglianze territoriali e mancanza di riforme efficaci. I cittadini sono costretti a rinunciare alle visite mediche perché per avere una visita medica specialistica, un esame o una terapia debbono fronteggiare tempi di attesa, sfacciatamente lunghi e costi troppo elevati. Per molte persone, soprattutto quelle con redditi medio-bassi, accedere al sistema sanitario nazionale è diventato una corsa a ostacoli, in cui vince solo chi può permettersi alternative private.

Passiamo adesso alla Fratres, un'associazione di ispirazione cristiana che crede nell’importanza della donazione del sangue e dei suoi emoderivati, come gesto di solidarietà e generosità. La donazione è un atto volontario, anonimo, periodico, gratuito e soprattutto responsabile. È un piccolo gesto che ci rende grandi. Per tutti noi che abbiamo a cuore la vita, la donazione è un gesto di vita.

La Fratres nasce nel 1971 come Ente morale, con l'obiettivo di invitare la gente alla donazione.

La Fratres sviluppa un'azione permanente a tutti i livelli della vita sociale, specialmente nel mondo giovanile e studentesco, per la diffusione dell'educazione sanitaria e per la formazione della cultura del dono.

Tutto questo seguendo il progresso e l'aggiornamento scientifico nel campo trasfusionale, contribuendo ad uno sviluppo più intenso della ricerca e della utilizzazione del sangue e dei suoi derivati e favorendone il buon uso.

Quindi noi non possiamo che applaudire i nostri donatori che ci hanno permesso, nel corso del nostro sistema di raccolta sangue, normalmente una domenica al mese (12 in un anno), di consegnare annualmente al Centro Trasfusionale della Casa Sollievo delle Sofferenza circa 350-400 sacche di Sangue Intero. Un grazie di cuore a tutti i circa 1100 Donatori iscritti al nostro Gruppo. Un particolare plauso a Biscotti Vittorio, Mastromatteo Corrado e D’Orsi Claudio che concludendo la loro attività di donatore per raggiunti limiti di età (70 anni) hanno superato il non trascurabile numero di 80 e più unità di donazioni.

Per completare le informazioni che ci riguardano non deve sfuggire all’attento lettore di questo servizio il fatto che la nostra Fratres (in particolare il nostro Gruppo che recentemente ha cambiato nominativo dedicandolo alla cara e prematuramente scomparsa Grazia D’Altilia) ha, a livello dirigenziale, una simpatica combinazione: il precedente Presidente del nostro Gruppo il Prof. Vincenzo Manzo è asceso addirittura alla Presidenza Nazionale della Fratres Associazione di Confraternite toscane, mentre un toscano (lo scrivente) è passato alla presidenza del nostro Gruppo.

Per completare l’informazione, occorre tenere presente che fino ad oggi il Sangue ei i suoi emocomponenti sono stati e lo sono tutt’ora non “fabbricabili”! L’unico modo per ottenerli è stato ed è tuttora “fabbricato” dall’uomo!

Ciò non comporta che numerosi sono stati i tentativi di produrlo in forma artificiale. Proprio in questi giorni i mezzi di informazione pubblica hanno riportato ed affrontato i risultati di un team di scienziati dell’Università Medica di Nara, in Giappone, guidato da Hiromi Sakai, che ha sviluppato un sangue artificiale compatibile con tutti i gruppi sanguigni, un traguardo che potrebbe trasformare le trasfusioni mediche. Questo composto innovativo eliminerebbe i rischi di incompatibilità e trasmissione di malattie, come virus o batteri. A differenza del sangue donato, che richiede refrigerazione e ha una durata di soli 42 giorni, questo sangue sintetico può essere conservato fino a due anni a temperatura ambiente e cinque anni in frigorifero, facilitandone l’uso in emergenze, zone di guerra o aree con accesso limitato alle banche del sangue.

I trials clinici sono iniziati nel 2022 su volontari sani, che hanno ricevuto dosi fino a 100 millilitri senza effetti collaterali significativi. Nel 2025 sono previsti test più ampi con dosi da 100 a 400 millilitri per confermarne sicurezza ed efficacia. I ricercatori mirano a rendere questo prodotto disponibile negli ospedali entro il 2030, rivoluzionando l’assistenza medica in situazioni critiche come interventi chirurgici o parti. Il sangue artificiale, privo di antigeni specifici, funge da donatore universale, superando le limitazioni del sistema AB0 e del fattore Rh.

La comunità scientifica celebra questo risultato, che potrebbe salvare milioni di vite, segnando una svolta epocale nella medicina moderna. Nel frattempo, il nostro Gruppo continuerà nel compito di raccolta che fino ad oggi ci ha meritoriamente impegnati.

Nel concludere questa dissertazione giunga a voi lettori, donanti e no, il nostro sincero augurio di Buon Natale e di un nuovo anno pieno di Salute, Serenità e Successo.

Giuseppe Chiucini

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