Diamo inizio ad una serie di informazioni sintetiche per aiutare i nostri graditi ospiti ad una lettura del territorio da un punto di vista storico.
PALAZZO DELLA BELLA:
L'elegante sagoma della costruzione signorile introduce a Vico, all'aprirsi del secolo XX, una parentesi “fiorentina”. Voluto da Ignazio della Bella, il progetto, che si ispirava al modello trecentesco di Palazzo Vecchio, si collocava nella corrente neo-gotica. Su due piani scanditi da cornici marcapiano e coronati da una merlatura a coda di rondine, presenta due corpi di fabbrica lungo Salita della Bella e due antiche torri circolari. Sul sito dell'originaria torre d'angolo, di cui la famiglia Della Bella conserva documentazione fotografica, svetta oggi l'imponente torre, allungata da due bifore e coronata da ballatoio e merli guelfi (la merlatura del palazzo vichese inverte i tipi rappresentati in Palazzo Vecchio).
Pure il corpo di fabbrica parallelepipedo, verso la chiesa di San Giuseppe, sembra infatti, richiamare una preesistente torre, di cui il progettista volle forse conservare l'idea.
LA CINTA MURARIA:
Nel 1292 Teodisco de Cuneo maestro dei balestrieri, uomo d'armi, provvede Vico di un organizzato sistema di difesa con una superba cinta muraria guarnita di circa venti torri. Questa la descrizione che se ne fa nella “Relazione d'apprezzo del Feudo di Vico”: “la maggior parte di essa che forma il pieno di detta terra sta racchiusa da mura ad uso di fortalizio, ripartito di quanto in quanto da torri rotondo e quadre, quali mura non permetteva altro ai cittadini, che l'entrare ed uscire a detta terra per una sola porta, della quale ne tiene il dominio la Casa Marchesale, e questo ad oggetto di impedire qualche incursione dei Turchi che per l'addietro si dice essere giunti fino al recinto di detta terra, per la quale causa nacque l'uso di farsi eleggere dal Barone una persona sotto nome di Camberlengo, affinchè invigilasse all'apertura e chiusura di detta porta, e di camminarsi la notte con suoi Giurati e Soldati e ritrovando persone fuori delle loro case da due ore di notte in avanti dopo i rintocchi della campana, quelli può carcerare, e n'esige la pena la Casa Marchesale ducati 6”.
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